Il piano nazionale Industria 4.0 è una parte importante della legge di Bilancio 2017, forse la più raccontata. Nondimeno, ricompresi all’interno di questa legge con cui lo Stato fissa preventivamente entrate e uscite dell’anno, ci sono anche altri strumenti fondamentali per le imprese che vogliono spingere sul pedale dell’innovazione.

Per entrare tecnicamente nel cuore della materia, che ha notevoli ripercussioni sui programmi di sviluppo delle aziende modenesi, Confindustria Modena ha organizzato un seminario che si terrà in via Bellinzona 27/a venerdì 3 febbraio, a partire dalle ore 9.30.

Il parterre dei relatori. Dopo l’introduzione ai lavori della mattinata da parte del responsabile Area Fisco e Finanza di Confindustria Modena Alessandro Rossi, si succederanno gli interventi dei relatori. Comincerà Francesca Mariotti, direttore delle Politiche Fiscali di Confindustria, con gli “Aspetti fiscali del super e iperammortamento”. Seguiranno le relazioni di Enrico Annacondia, ingegnere della direzione tecnica di Ucimu (l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e automazione), che spiegherà “Le caratteristiche tecniche dei beni agevolabili e il contesto in cui vengono inseriti”; di Michele Colajanni, direttore Cyber Security Academy dell’Università di Modena e Reggio Emilia, che illustrerà “L’importanza dei sistemi di sicurezza informatica con l’introduzione di nuove tecnologie digitali”; di Gianluca De Candia, direttore di Assilea (l’associazione italiana leasing), che tratterà la “Nuova Sabatini ter per la manifattura digitale”. Concluderà Francesca Mariotti affrontando il tema “Credito di imposta per ricerca e sviluppo, altre misure a supporto degli investimenti e cumulabilità fra gli stessi”.

La legge di Bilancio ai raggi X. Con la legge di Bilancio 2017 vengono incrementati gli incentivi per gli investimenti privati su tecnologie e beni del piano Industria 4.0. La stessa legge incentiva pure l’aumento della spesa privata in ricerca e sviluppo e rafforza la finanza di supporto a favore delle start up. In buona sostanza si tratta di misure che, abbinate alle agevolazioni già in vigore, possono portare alle aziende vantaggi significativi.

Parlando di investimenti digitali, ad esempio, la legge di Bilancio 2017 pone in grande risalto iper e superammortamento. L’iperammortamento porta al 250% il costo figurativo ammortizzabile per l’investimento in beni materiali strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese (tra questi i beni controllati da sistemi computerizzati e i dispositivi per l’interazione uomo-macchina). Connettendo a tali beni anche software, piattaforme e applicazioni si potrà affiancare al primo incentivo il superammortamento del 140%.

A iper e superammortamento, infine, si possono abbinare anche il credito d’imposta per Ricerca e sviluppo e Sabatini-ter: le differenti combinazioni degli incentivi per le imprese, dunque, impongono una valutazione degli investimenti su più livelli.

Una cosa è certa: le imprese manifatturiere italiane hanno un’irripetibile opportunità per diventare più competitive. Mai come in questa contingenza storica, infatti, chi investe in tecnologie digitali può approfittare di strumenti finanziari e fiscali di particolare convenienza.