Deve il suo arresto a un trolley che lasciato inavvertitamente all’altezza delle fotocellule della porta scorrevole che consente l’accesso alla stazione Medio Padana dell’alta velocità. La dimenticanza ha difatti insospettito gli addetti che visionavano il sistema di videosorveglianza, in quanto in concomitanza alla presenza del trolley gli operatori notavano entrare ed uscire uno sconosciuto.

L’allarme ai carabinieri del comando Provinciale di Reggio Emilia poco prima dell’una dell’altra notte con i carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Reggio Emilia che curavano l’intervento. Da una parte veniva accertato che il trolley era stato sbadatamente posato da un passeggero che stava attendendo il taxi, mentre colui che entrava ed usciva dalla stazione Medio Padana è risultato essere un cittadino marocchino ricercato che probabilmente stava cercando una “sistemazione di fortuna” per passare la notte.

Gli è stata trovata dagli stessi carabinieri del Nucleo Radiomobile che, scoprendolo ricercato, l’hanno arrestato in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dal Tribunale di Bologna che gli ha revocato il provvedimento di divieto di dimora nel comune felsineo disponendo la custodia cautelare in carcere. L’uomo condannato a 6 mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale era stato sottoposto al divieto di dimora nel comune di Bologna che ha violato per ben tre volte una delle quali addirittura per spacciare droga. Alla luce di tale condotta il Tribunale di Bologna ha revocato al 27enne il divieto di dimora sostituendo la misura cautelare in carcere. Essendo il soggetto nel frattempo resosi irreperibile, il provvedimento è rimasto ineseguito sino all’altra notte quando i carabinieri attivati per dei movimenti sospetti registrati nella stazione dell’alta velocità del capoluogo reggiano intervenivano localizzando il ricercato che alla luce delle risultanze emerse in banca dati veniva arrestato e condotto in carcere.