Sabato, 11 febbraio, nella Sala d’Aragona della Rocca Estense, l’Assessorato alla Cultura di San Martino in Rio ha organizzato un incontro, dalle ore 10, che prosegue l’impegno del Comune nell’ambito della campagna di Amnesty International “Verità per Giulio Regeni”, alla quale l’ente ha aderito già dallo scorso luglio, attraverso un Ordine del giorno approvato in Consiglio comunale.

Nato nel 1988 a Trieste, Giulio Regeni era un dottorando italiano presso il Griton College di Cambridge. Studente di economia e appassionato di Medio Oriente, si trovava al Cairo, in Egitto, dal settembre 2015 per scrivere una tesi sull’economia egiziana. Regeni scompare il 25 gennaio 2015 nella capitale egiziana. La notizia della sua scomparsa viene data cinque giorni dopo, il 31 gennaio, dopo un comunicato dell’Ambasciata italiana in Egitto. Il giovane collaborava con il quotidiano il Manifesto, scrivendo con uno pseudonimo, e si occupava dei movimenti operai egiziani. Poco prima della scomparsa, Regeni aveva raccontato alla madre di essere preoccupato per la sua incolumità. Il corpo senza vita fu trovato il 3 febbraio 2016 in un fosso, con segni compatibili con la sottoposizione a tortura: da quel momento le indagini sono state segnate da false piste, indicazioni sbagliate e depistaggi, creando in diverse occasioni anche tensioni tra il Governo italiano e quello egiziano, rinnovate dal tassello più recente, il video di Giulio registrato con una telecamera nascosta da Mohammed Abdallah, il capo del sindacato autonomi degli ambulanti del Cairo, che probabilmente lo stesso Abdallah ha poi utilizzato per “incastrare” Regeni e portare al suo arresto.

L’iniziativa organizzata dall’Assessorato alla Cultura di San Martino in Rio prevede a partire dalle 10 il saluto del Sindaco Paolo Fuccio, e a seguire una introduzione che ripercorrerà i dettagli della vicenda Regeni da parte dell’Assessore Matteo Panari.

Seguiranno poi gli interventi del Senatore Riccardo Mazzoni, Vicepresidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, e di Ilenia Piccinini, del Gruppo Giovani di Amnesty International, che faranno il punto sulle indagini e sulla ricerca della verità, che a più di un anno dalla morte di Giulio si è rivelata estremamente difficile.