Il trucco era semplice ma molto efficace: forzatura della calotta del contattore, danneggiamento della vite “anti tumper” posta a protezione dei congegni elettrici ed un allacciamento abusivo, eseguito sulla tavoletta dove vi è l’ingresso dei cavi di alimentazione, in modo tale da evitare la registrazione dei consumi. In questo, secondo quanto ricostruito dai carabinieri della stazione di San Polo d’Enza, un produttore cinematografico, per circa due anni è riuscito ad abbattere illecitamente i consumi di energia elettrica che alimentava la sua abitazione.

L’alterazione fraudolenta, infanti, diminuiva enormemente la registrazione del consumo di corrente elettrica, garantendo un consistente risparmio economico stimato in centinaia e centinaia di euro. Con l’accusa di furto aggravato e continuato di energia elettrica i carabinieri della stazione di San Polo d’Enza hanno denunciato alla Procura reggiana un 53nne produttore cinematografico di Canossa. La scoperta ieri mattina quando intoro alle ore 10,00 una pattuglia dei carabinieri della stazione di San Polo d’Enza intervenivano preso una privata abitazione di Canossa per consentire agli incaricati della società fornitrice di energia elettrica di effettuare i dovuti accertamenti su un contattore che supponevano manomesso in quanto i precedenti tentativi di accesso da parte dei tecnici non erano andati a buon fine per il rifiuto dei proprietari di far accedere i tecnici nell’area ove era installato il contatore.

Avuto accesso i carabinieri sampolesi e i tecnici della società erogatrice dell’energia elettrica, avevano modo di rilevare la manomissione del contatore. In sintesi era stata forzata la calotta che ricopre la parte elettronica, danneggiata la vite “anti bumper” posta a protezione dei congegni elettrici interni e creato un allacciamento abusivo inserito nell’impianto, prima del flusso dell’energia del contatore, i modo tale da evitare la rilevazione dei consumi. Una condotta illecita quella portata a compimento dal 53enne produttore cinematografico reggiano che gli aveva garantito consistenti risparmi di energia da almeno  due anni. Per questo motivo, anche alla luce della flagranza del reato di furto aggravato e continuato, l’uomo veniva arrestato. Questa mattina comparirà davanti al tribunale di Reggio Emilia per rispondere del reato a lui contestato.