Un premio di studio del valore di 5.000 euro è stato istituito a sei mesi dalla morte di Don Camillo Pezzuoli, da un gruppo di amici che ha inteso così ricordarlo con un segno concreto. È in favore di uno studente meritevole del Collegio San Carlo, di cui Don Camillo fu rettore continuativamente dal 1950 al 1987, per poi farvi ritorno in un secondo momento fino al 2004.

Il premio, assegnato alla studentessa Sofia Ye, nata in Cina e residente in Italia da molti anni, verrà a lei consegnato nella Sala dei Cardinali della Fondazione Collegio San Carlo, lunedì 6 marzo alle ore 18,30.

Ye è iscritta all’Accademia di Belle Arti di Bologna e risiede presso il Collegio San Carlo dal 2015, dove ha avuto modi di farsi apprezzare per l’impegno profuso sia negli studi che nelle attività della Fondazione Collegio San Carlo. Questo riconoscimento le darà modo di proseguire, con rinnovato entusiasmo, il proprio cammino universitario.

Un secondo premio, dal valore di oltre 3.500 euro, è invece destinato ad uno studente proveniente dalle zone del Centro Italia colpite ripetutamente dal sisma negli ultimi mesi. La somma verrà affidata a Don Lorenzo Chiarinelli, vescovo emerito di Viterbo, che sceglierà lo studente cui conferirla, con l’opzione di  poterla utilizzare presso il Collegio di Modena o altrove.

 

Monsignore Camillo Pezzuoli
Nato nel 1922, ordinato sacerdote nel 1945, Monsignor Pezzuoli ha ricoperto, negli anni del suo ministero sacerdotale, importanti ruoli, a Modena e non solo, nella vita di fede e culturale.

Fu nominato rettore del Collegio San Carlo nel 1950; in quegli anni fu Difensore del Vincolo presso il Tribunale Ecclesiastico regionale. Dal 1967 al 1974 fu invece assistente nazionale della Fuci, la Federazione Universitaria Cattolica italiana.

Fu segretario, accanto a Mons. Quadri, del Sinodo diocesano. In città è stato più volte vicario per il Centro Storico; è stato assistente ecclesiastico dei Giuristi cattolici, Canonico del Capitolo metropolitano e, dal 2003 al 2006, Delegato diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso. Un riferimento religioso e culturale per generazioni di modenesi, e instancabile protagonista del dialogo tra cattolici, laici e fedeli di altre religioni.