Hanno avvicinato numerosi ragazzi e ragazze, ma anche tanti adulti, con presenze prossime al migliaio di persone ogni volta, i due incontri quaresimali di monsignor Massimo Camisasca con i giovani della Diocesi già svoltisi in Cattedrale.

Nel primo, il 17 marzo, il dialogo del Vescovo con Susanna Tamaro ha portato la riflessione sull’importanza della parola e della lettura per la formazione della personalità. Nel secondo, venerdì scorso, il regista Pupi Avati ha raccontato la sua storia, dal jazz al cinema alla vecchiaia, con tenerezza e ironia, invitando i giovani a cercare i propri talenti. La familiarità del Vescovo con questi due amici ha favorito la profondità delle conversazioni, in entrambi i casi autentiche e stimolanti; la scelta del dialogo, a detta di vari partecipanti, si è rivelata una novità azzeccata.

L’ultimo appuntamento del ciclo “Una voce nella mia vita” è per venerdì 31 marzo alle 20.45 con il cantautore Filippo Neviani, in arte Nek, che parlerà con il vescovo sul tema “Vocazione e musica” e nell’ultima parte dell’incontro risponderà alle domande dei giovani.

Anche in questa nuova, molto attesa occasione, in primo piano ci sarà la concreta esperienza dell’ospite di turno. D’altronde lo scopo di questi incontri, nelle intenzioni del Vescovo, è proprio appassionare i giovani alla vita, renderli coscienti della necessità di avere padri e maestri. “La vita non è, come diceva la Yourcenar in Memorie di Adriano, una sconfitta annunciata, una promessa mancata; la vita è realmente una promessa che si può percorrere, certo anche se si ha il coraggio del sacrificio, della fatica, della lotta, della battaglia, ma è un’avventura che vale la pena di essere percorsa”, spiega monsignor Camisasca invitando all’incontro con Nek. E aggiunge: “Si è soliti dire che Dio è il più grande alleato della vita – è vero, Dio è la fonte della vita – ma io vorrei anche mostrare il reciproco, che la vita, con l’infinità di domande che contiene, è il più grande alleato di Dio”.