A proposito dell’alienazione parziale del “Palazzo dell’istituto di aiuto materno e di assistenza ai lattanti”, autorizzata con una delibera licenziata nell’ultima riunione della giunta del Comune di Bologna e oggetto di una nota del gruppo consiliare Coalizione Civica, l’amministratore unico di Asp Città di Bologna Gianluca Borghi dichiara quanto segue:

“Alienare la parte di immobile tra via Don Minzoni, via F.lli Rosselli e via del Porto, rappresenta una scelta oculata e razionale perché, con questa vendita, Asp Città di Bologna realizzerà un obiettivo preciso: alloggi per persone over 65 seguendo percorsi innovativi per la città di Bologna. Ristrutturare il complesso immobiliare richiederebbe una cifra non inferiore a 10 milioni di euro, risorse alle quali Asp Città di Bologna potrebbe far fronte solo andando ad alienare altro patrimonio. Il concetto di ‘svendita’, quindi, non è un vocabolo che fa parte della mission dell’Azienda dei servizi alla persona. In coerenza con il compito assegnatoci dal Comune, stiamo portando avanti progetti di co housing per giovani coppie e persone con disabilità, sosteniamo in transizione abitativa 126 nuclei famigliari ed in pronta accoglienza abitativa altri 42 nuclei, siamo impegnati con nostri immobili nell’accoglienza diffusa dello SPRAR metropolitano. Ed infine ASP Città di Bologna è impegnata nel continuo miglioramento della gestione  degli oltre mille immobili di proprietà  intervenendo sulla morosità colpevole ma, allo stesso tempo, favorendo piani di rientro per chi è in situazioni di necessità”.