La Provincia ha pubblicato il nuovo bando per la vendita del complesso edilizio composto dall’ex caserma Fanti e dall’ex palazzina della Polizia in via Saragozza a Modena.

L’alienazione dell’immobile avverrà attraverso un’asta pubblica, in programma il 3 maggio, per un importo complessivo a base d’asta di cinque milioni e 17.900 euro.

Per partecipare alla gara ogni concorrente dovrà far pervenire alla Provincia la propria offerta, solo in aumento, entro le ore 12 del 2 maggio.

Tutte le informazioni sulle caratteristiche dell’edificio, i dettagli sulle modalità della presentazione delle offerte e sullo svolgimento del bando sono disponibili nel sito della Provincia di Modena (www.provincia.modena.it).

Nel settembre scorso la Provincia aveva effettuato un’asta analoga per i due immobili, andata deserta come altri due precedenti tentativi di vendita, relativi però solamente alla caserma Fanti.

Rispetto all’asta del settembre scorso, il prezzo è stato ridotto del cinque per cento e non del dieci per cento, applicato di norma in questi casi, in quanto gli edifici risultano aumentati di valori dopo che la Soprintendenza ha rimosso i vincoli di pubblico utilizzo del cortile e della strada interna all’ex caserma.

Acquistata nel 2006 dalla Provincia per quattro milioni e 870 mila euro con l’obiettivo di riunire tutti gli uffici periferici in un’unica sede nel cuore del centro storico di Modena, l’ex caserma Fanti viene messa in vendita a seguito del ridimensionamento dell’ente che ha fatto tramontare il progetto; ora la priorità, infatti, è reperire nuove risorse da investire nella viabilità e nelle scuole, contribuendo alla riqualificazione urbana dell’area via Saragozza.

La storia degli edifici: il convento Benedettino e il mulino di S.Pietro 

Il complesso immobiliare della ex caserma Fanti confina con la chiesa di S.Pietro e con il Parco delle Rimembranze, affacciandosi su via Saragozza; l’isolato dove sorge la caserma ha ospitato fin dal X secolo l’insediamento religioso di San Pietro, affidato ai monaci Benedettini della Badia di Nonantola.

Dal Cinquecento l’edificio è stato sede di un monastero, soppresso nel 1796 per essere trasformato in “Caserma di Cavalleria”, poi in sede di una scuola e servizi militari fino al 1996.

In stato di abbandono per circa un decennio, l’edificio è stato trasferito con apposito accordo di programma dal ministero della Difesa al Comune di Modena che, a sua volta, lo ha venduto nel 2006 alla Provincia.

L’edificio si sviluppa su due piani, oltre al piano terra, per un superficie complessiva superiore ai 7.300 metri quadrati e un’area cortiliva di 1.670 metri quadrati.

L’immobile “ex Palazzina di Ps” ha una superficie commerciale complessiva di circa 1.250 metri quadrati; era chiamato la “Palazzina del Mulino di San Pietro”, in quanto in origine era un mulino ad acqua costruito dai monaci benedettini del convento di San Pietro alla metà del ‘700.