Anche quest’anno il Comune di Rubiera dedica la Festa della Liberazione alla lotta contro le mafie: il 25 aprile, infatti, 73° della vittoria sul nazifascismo, le celebrazioni rubieresi comprenderanno un momento dedicato a questa “nuova resistenza”, con la partecipazione in collegamento video di Ignazio Cutrò, presidente dell’Associazione nazionale dei Testimoni di Giustizia.

Spiega il sindaco Emanuele Cavallaro: «I testimoni di giustizia, secondo la legge, sono cittadini onesti – tutt’altra cosa dai cosiddetti “collaboratori”, vale a dire i pentiti – che hanno denunciato la mafia e oggi sono costretti ad avere speciali misure di protezione a causa della loro condizione. Ignazio è già stato a Rubiera in altre occasioni per portare il suo messaggio. Avremmo voluto averlo con noi fisicamente anche quest’anno: purtroppo, nelle scorse settimane è stata decisa dallo Stato la riduzione delle misure di protezione a lui ed alla sua famiglia. Questo proprio a poca distanza dalla rivelazione di intercettazioni – raccolte nell’ambito dell’inchiesta “Montagna” – in cui si legge che la mafia non colpisce Cutrò perché “basta aspettare che lo Stato si stanchi”. Pare incredibile che in effetti questa stanchezza sia di fatto arrivata. Speriamo che chi di dovere ci ripensi. Nel frattempo, anche gli spostamenti di Ignazio sono stati naturalmente rimodulati, ma proprio in questo momento averlo con noi e poterlo ascoltare pare ancora più importante. Anche per abbracciarlo, se non altro virtualmente, in un momento così difficile».

Il programma: ritrovo davanti al Municipio alle 8,15: da lì ci si recherà al cippo di San Faustino, quindi al cimitero di Rubiera per gli onori ai caduti per la Libertà; poi si tornerà davanti al Municipio e si formerà il corteo per la chiesa parrocchiale dove è prevista la santa messa alle 9,45. Dopo il rito religioso il corteo percorrerà le strade del centro, con destinazione il teatro comunale Herberia, dove, alle 11,30, sono previsti i discorsi ufficiali: quello del Sindaco poi quello, in video-conferenza, di Ignazio Cutrò. Sarà l’occasione anche per inaugurare la nuova stele posta accanto al Monumento ai Caduti: realizzata in collaborazione con ANPI, contiene un QRCode in grado di proiettare gli smartphone alla pagina web dedicata alla Resistenza rubierese sul relativo portale: «Un modo per rendere più viva – e digitale – la memoria storica». Anche quest’anno, il motto che lega il 25 aprile alle battaglie anti-mafia, è la frase pronunciata da don Ciotti nel 2015 a Bologna: « Il processo di liberazione non è terminato. Ci vuole un’altra liberazione dalla presenza criminale. C’è bisogno di una nuova Resistenza etica, sociale e politica. » Il programma delle manifestazioni è organizzato in collaborazione con l’ANPI e la partecipazione del complesso filarmonico Herberia. Sotto i portici del Palazzo Comunale (via Emilia Est 5) è allestita la mostra “Per non dimenticare”, curata dal Gruppo Fotografi di Rubiera.