Arresto e denunce per lesioni personali, danneggiamento, violazione di domicilio e getto pericoloso di cose, tutte a carico di un ventunenne nato in Italia, di origini senegalesi, e residente nel bresciano, che nel pomeriggio di mercoledì 8 agosto, in zona Bolognina, ha scaricato la sua rabbia sulla compagna, una ventiquattrenne italiana.

Tutto è cominciato nel primo pomeriggio, quando la donna si è presentata negli uffici della Polizia Municipale del Reparto Navile in preda a un forte stato di agitazione e con ecchimosi al volto. La donna ha riferito di aver avuto un forte diverbio col compagno in quanto aveva deciso di lasciarlo, scatenando la rabbiosa reazione scaturita nell’aggressione, con colpi ripetuti, e la devastazione dell’appartamento. Riuscita a fuggire, la ragazza ha detto agli agenti che l’uomo si trovava ancora all’interno dell’abitazione. Sette agenti sono corsi sul posto insieme a due volanti della Polizia di Stato allertate dai condomini. Saliti all’appartamento, gli operatori hanno trovato la porta d’ingresso spalancata e, una volta entrati, hanno visto ingresso, cucina e sala a soqquadro, con tavoli e sedie rotti e ribaltati, oltre a cocci di vetro su tutto il pavimento e macchie di sangue su un muro. Devastate anche le camere da letto, e un televisore era stato lanciato in terrazza. Qualcosa era volato anche dalla finestra, come uno scaffale di metallo che giaceva sul marciapiede. Intanto, altri agenti della Polizia Municipale insieme al personale delle volanti, fermavano un uomo che usciva dall’ascensore del palazzo, in evidente stato confusionale, con i vestiti sporchi di sangue e che tentava di allontanarsi dopo essere stato trattenuto da alcuni condomini. Alla richiesta di mostrare i documenti, il soggetto ha dato risposte confuse, oltre a dichiarare di aver assunto sostanze stupefacenti. Non riuscendo a reperire i documenti utili all’identificazione, l’uomo è stato condotto negli uffici del Comando della Polizia Municipale.

La donna invece è stata accompagnata all’Ospedale Maggiore per essere visitata. A seguito degli accertamenti, il ventiquattrenne è risultato gravato da precedenti per resistenza a pubblico ufficiale e violazione di domicilio. L’uomo è stato arrestato e ieri si è tenuta l’udienza per direttissima, conclusa con una condanna a 10 mesi.