Si trovava in sella alla sua bicicletta, intento a tornare a casa dopo aver fatto delle spese in centro, quando è stato avvicinato da una sconosciuta. Dapprima la richiesta di un informazione stradale, poi l’indicazione della via d’uscita dal quartiere e, quando l’uomo si è fermato la ragazza, che aveva ben visto il costoso Rolex che l’uomo portava al polsi, gli ha preso il braccio bisbigliandogli all’orecchio frasi non troppe chiare. Infastidito per il comportamento invasivo della donna, l’uomo seppur a fatica riusciva a far mollare la presa della donna riuscendo ad allontanarsi.

Arrivato a casa, il 70enne pensionato, comprendeva immediatamente l’anomala condotta avuta dalla ragazza. La donna infatti l’aveva avvicinato in maniera pretestuosa con un unico intento: quello di strappargli il Rolex che l’anziano portava al polso e che giunto a casa si accorgeva di non avere in quanto rubatogli dalla ragazza. Materializzato di essere rimasto vittima del furto del Rolex, del valore di circa 6.000 euro, l’uomo si presentava ai carabinieri della stazione di Reggio Emilia Santa Croce formalizzando la denuncia.

L’accurata descrizione della donna da parte della vittima portava i carabinieri ad attenzionare una 25enne residente a Milano che peraltro nel recente passato era stata denunciata sempre dai carabinieri di via Adua per analoga rapina di un Rolex ai danni di altro reggiano compiuta in maniera pressoché identica con la variante, in quel caso, dello sfondo sessuale avendo avvicinato la vittima con pretestuose avance. A carico della 25enne i carabinieri di via Adua acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità tra cui la certa identificazione, in apposita seduta di individuazione fotografica da parte del 70enne che riconosceva nell’odierna indagata la responsabile della pretestuosa richiesta di informazioni stradali seguita dallo strappo del costoso Rolex dal polso della vittima. La 25enne veniva quindi denunciata alla Procura reggiana con l’accusa di furto con strappo.