Il test per la laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria, un corso di studio a numero programmato a livello nazionale che si tiene a Reggio Emilia nell’ambito dell’offerta formativa del Dipartimento di Educazione a Scienze Umane – DESU, conclude la stagione delle prove d’ammissione alle lauree a numero chiuso di Unimore.

Il test di ammissione si svolgerà venerdì 14 settembre 2018 alle ore 11.00 nelle Aule del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane del complesso universitario Palazzo Dossetti (viale Allegri 9) di Reggio Emilia e dell’edificio di via Fogliani 1. I candidati tuttavia devono presentarsi entro le ore 9.30 per consentire il disbrigo delle operazioni di identificazione.

Allo scadere dei termini di presentazione delle candidature (5 settembre) l’Ateneo aveva raccolto ben 567 domande, un numero ancora superiore rispetto al record dell’anno scorso (+55; +10,74%) e più che triplo (3,7 candidati per ogni posto) rispetto alla disponibilità complessiva di 155 posti, di cui 150 riservati a cittadini italiani, comunitari ed extracomunitari legalmente soggiornanti in Italia, 2 riservati a studenti extracomunitari residenti all’estero e 3 riservati a studenti cinesi in mobilità nell’ambito del “Progetto Marco Polo”. Qualora tali posti non fossero interamente utilizzati verranno messi a disposizione dei candidati italiani, comunitari ed extracomunitari residenti in Italia.

La stragrande maggioranza dei candidati sono donne (530; 93%), mentre la rappresentanza maschile è affidata ad una pattuglia di 37 uomini (7%)

Ai candidati si ricorda che dovranno presentarsi muniti di un documento di identità personale valido, nonché della ricevuta dell’avvenuto versamento del contributo spese richiesto (55,00 euro), e che durante la prova non è permesso comunicare tra loro verbalmente o per iscritto e che non potranno tenere con sé borse o zaini, libri o appunti, carta, telefoni cellulari, calcolatrici e altri strumenti elettronici pena l’esclusione dalla prova.

“Insegnare – dichiara il professor Giorgio Zanetti, Direttore del Dipartimento di Educazione e Scienze umane – è una professione assai complessa e comporta un’altissima responsabilità: proprio ai laureati in Scienze della Formazione primaria è affidata la prima trasmissione del sapere ai bambini dai quattro ai dieci anni, un compito, questo, di cui è inutile sottolineare la funzione cruciale nei processi di sviluppo della nostra Democrazia dinanzi alle sfide di un mondo inquieto e in trasformazione continua. Altrettanto palese, come emerge anche dalla recente discussione pubblica sulla Scuola, che il lavoro dell’insegnante non fruisce ancora, in Italia, di un adeguato riconoscimento economico e sociale. In questa situazione, in più sensi problematica, costituisce dunque motivo di soddisfazione il fatto che un consistente manipolo di giovani (ancora una volta, è vero, in grande maggioranza donne) si accinga alla prova del test di ammissione, pronto a affrontare un percorso di studi della durata di cinque anni, di impianto strutturalmente interdisciplinare, decisamente impegnativo sul piano dei contenuti e delle metodologie. D’altro canto, il nuovo Ordinamento del Corso quinquennale a ciclo unico in Scienze della Formazione primaria si propone di fornire ai futuri maestri una professionalità più solida e rigorosa di quanto non avvenisse in passato: si tratta di un’esigenza che ci coinvolge tutti in quanto cittadini e che il Dipartimento di Educazione e Scienze umane si sforza di interpretare al livello più alto”.

IL TEST: 80 domande in 150 minuti

La prova consiste nel rispondere a 80 quesiti formulati con quattro opzioni di risposta, riguardanti Competenza linguistica e Ragionamento logico (40), Cultura letteraria, storico-sociale e geografica (20) e, infine, Cultura matematico-scientifica (20)

La durata totale della prova è di 150 minuti.

 

PROVENIENZA GEOGRAFICA DEI CANDIATI: il 45 viene da altre province

Quest’anno si riscontra un buon equilibrio tra candidati locali (Modena 160 e Reggio 152) e quelli provenienti da altre province, a conferma che il corso riscuote un interesse molto vasto sia tra gli studenti della regione 124 (22%) che tra i fuorisede 130 (23%).

 

ETA’ DEI CANDIDATI: è la prova con l’età media più alta (24,35)

E’ il corso di laurea con l’età media più alta di candidati, soprattutto tra gli uomini (28,35), mentre per le donne è di 24,08. Nel complesso comunque l’età media (24,35) è di quattro anni superiore a quella degli altri corsi di laurea a numero chiuso dell’Ateneo. Il/la candidato/a più giovane viene da Parma, mentre il/la più anziano/a da Reggio Emilia e ha 50 anni.

 

PER MOLTI NON E’ IL PRIMO TENTATIVO

Un/a candidato/a su cinque (20%) ci riprova almeno per la seconda volta: 15% per la seconda (84); 3% per la terza (17); 2% per la quarta (10) e 1 per la quanta volta.