Proseguono le iniziative della Settimana dell’Alzheimer, organizzate dall’Azienda USL di Modena in tutti i Distretti in collaborazione con tanti partner attivi sul territorio, con l’obiettivo comune di approfondire e sensibilizzare sul tema delle demenze.

Questa mattina, in occasione della XXV Giornata Mondiale della malattia Alzheimer, si terrà il convegno “Modena per l’Alzheimer 2018: focus sulle innovazioni della rete locale”, organizzato presso il Teatro Fondazione San Carlo.

Dopo i saluti di Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia e Sindaco di Modena, e del Direttore del Distretto di Modena Andrea Spanò, si terrà una Lettura sul tema “La demenza friendly community”. L’evento sarà occasione per fare il punto sul tema dell’Alzheimer e delle demenze, che coinvolgono oggi più di 11.500 persone sul territorio provinciale: si parlerà infatti dell’assistenza ai familiari come parte integrante della cura e si condivideranno esperienze in atto, come quelle di “Cà Nostra” e del “modello Co-housing”, senza tralasciare le dimensioni cliniche e organizzative nella cura delle demenze sul territorio modenese, comprese quelle giovanili, che hanno fatto di Modena laboratorio di sperimentazione e di innovazione a livello nazionale.

Il secondo convegno sarà invece sabato 22 settembre all’Auditorium Confindustria Sassuolo. “Contrastare l’Alzheimer: insieme si può” è il titolo dell’iniziativa, organizzata da Ass.S.De e Azienda USL di Modena, che vedrà come testimonial il giornalista del Corriere della Sera Michele Farina, ideatore dell’Alzheimer Fest e autore del libro “Quando andiamo a casa?”.

La settimana di appuntamenti dedicati all’Alzheimer e alle demenze, giunta alla quinta edizione, continua fino al 23 settembre in tutta la provincia di Modena. Il calendario completo degli eventi è disponibile sul sitodell’Azienda USL.

 

Le demenze in provincia di Modena

Sono 70 le diverse patologie che possono dare problemi cognitivi. Al 2017 in provincia di Modena sono stati censiti in totale 11.558 casi di demenza, con 2.833 nuovi casi; la fascia di età prevalente rimane quella degli over 75enni, ma nell’ultimo anno sono stati individuati anche più di 200 casi di “demenze ad esordio precoce o giovanili” che interessano persone con meno di 75 anni e che pongono all’attenzione nuovi problemi di cure ed assistenza. Su di essi l’Azienda sta già lavorando nell’ambito di un progetto di ricerca in stretta collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia.

La rete territoriale modenese vanta una ricca offerta di servizi – dalla diagnosi e cura attraverso i Centri Disturbi Cognitivi e Demenze di primo e secondo livello, ai servizi specializzati come il Nucleo Ospedaliero di Villa Igea, fino ai Centri Diurni e Nuclei Alzheimer e a tutta la rete domiciliare gestita dai medici di medicina generale. 7032 casi sono seguiti nell’ambito della collaborazione con questi ultimi, di cui il 40% in assistenza domiciliare integrata.

L’Azienda ha iniziato a lavorare anche sui percorsi di prevenzione attraverso programmi di attività che riguardano gli stili di vita (movimento, allenamento della memoria, alimentazione, contrasto alla solitudine) da diffondere nelle Case della Salute, in stretta collaborazione con il volontariato ed i Servizi sociali territoriali.