Un sorpasso ad un’altra autovettura che lo precedeva, ritenuto azzardato, è stata la causa scatenante che ha visto il conducente di quest’ultima, raggiungere l’automobilista che l’aveva sorpassato, bloccarlo e aggredirlo. Una controversia stradale che ha visto il malcapitato, un 20enne, finire in ospedale con una serie di traumi giudicati guaribili con una prognosi di 5 giorni. I carabinieri di San Polo d’Enza, a cui il 20enne con referto e fotografia dello sconosciuto aggressore alla mano, si è presentato formalizzandola denuncia, a conclusione delle indagini hanno identificato il responsabile. Si tratta di un 40enne abitante a Canossa che i militari hanno denunciato alla Procura reggiana con l’accusa di lesioni personali.

E’ successo lo scorso mese di settembre. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri la vittima, un 20enne reggiano, alla guida della sua autovettura si trovava a percorrere la provinciale 13 diretto verso Vetto quando effettuava il sorpasso di altra autovettura che lo precedeva. Una manovra che probabilmente non è piaciuta al conducente di quest’ultimo mezzo che lo ha inseguito riuscendo a fermarlo. “Mi hai sorpassato nei presi di un semaforo, sei giovane e queste cose non devi farle”. Questo il rimprovero dell’uomo che, alle rimostranze del giovane conducente, passava dalle parole ai fatti sferrando un pugno al ragazzo che riusciva a fuggire trovando rifugio in un vicino bar. L’aggressore compreso che il ragazzo stava chiamando i carabinieri, saliva alla guida della sua auto dileguandosi. Grazie alle telecamere di una vicina attività commerciali i carabinieri sampolesi  trovavano le dovute conferme alla denuncia del giovane il quale grazie ad un amico che dalla descrizione individuava il possibile aggressore entrava in possesso di una sua foto presa dal suo profilo facebook che consegnava ai carabinieri. I militari risalivano all’odierno indagato che in apposita seduta di individuazione fotografica veniva riconosciuto dalla vittima come il suo aggressore. Alla luce dei fatti e di quanto accertato il 40enne veniva quindi denunciato alla Procura reggiana.