Secondo trimestre del 2018 positivo per l’export dei distretti dell’Emilia Romagna (+3,7%), superiore alla crescita del totale dei distretti tradizionali italiani (+3,1%). Questo è quanto emerge, in sintesi, dal Monitor dei distretti industriali dell’Emilia-Romagna curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

Si sono osservati risultati positivi sia sui mercati maturi che sui nuovi mercati, che pesano rispettivamente per il 65% e il 35% dell’export distrettuale nel secondo trimestre 2018 – spiega Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo -.  “Crescono i mercati maturi (+1,5%), con un aumento delle vendite in Germania e negli Stati Uniti, superiore alla flessione osservata in Francia. Accelerano i nuovi mercati (+8,1%), spinti da Polonia, Cina, Vietnam e Romania. Dal nostro prezioso osservatorio, così come nel corso degli incontri organizzati dalla banca a Bologna sulle opportunità per le imprese emiliano-romagnole in Vietnam ma anche in quello più recente sulla costituzione dell’accordo di filiera per le imprese del settore automotive, abbiamo potuto constatare la vivacità del tessuto imprenditoriale regionale dove la costante crescita dei finanziamenti rivolti agli investimenti in macchine e attrezzature industriali, e quindi all’innovazione dei processi, ne è la dimostrazione. In questo contesto, nel primo semestre 2018, Intesa Sanpaolo ha erogato in regione 948 milioni di finanziamenti a medio lungo termine alle imprese” ha concluso Nocentini.

Hanno chiuso il periodo aprile-giugno 2018 in crescita 10 distretti su 19 monitorati. Negativo l’andamento del distretto delle Piastrelle di Sassuolo che fa registrare un lieve calo delle vendite dell’1,1% dovuto prevalentemente al mercato statunitense.

Complessivamente positiva la situazione del settore della Meccanica. Hanno registrato una buona crescita la Food machinery di Parma (+18,7%), le Macchine per il legno di Rimini (+12,5%) e le Macchine per l’imballaggio di Bologna (+11,6%); bene anche le Macchine utensili di Piacenza (+7,2%) e le Macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (+4,3%); in calo invece i Ciclomotori di Bologna (-7,7%) e le Macchine per l’industria ceramica di Modena e Reggio Emilia (-11,6%).

Luci e ombre nel settore Alimentare. Alla crescita di alcuni distretti come i Salumi del modenese (+15,7%) e l’Ortofrutta romagnola (+7,8%), si contrappone il rallentamento dei Salumi di Parma e di Reggio Emilia (rispettivamente -1,1% e -1,3%), del Lattiero-caseario parmense e di Reggio Emilia (rispettivamente -5% e -14,2%); inoltre è proseguita la tendenza negativa dell’Alimentare di Parma (-16%).

Si è poi assistito a un consolidamento della ripresa per l’export dei Mobili imbottiti di Forlì che nel secondo trimestre 2018 registrano una crescita del 9,5%.

Nel Sistema moda si osserva una dinamica espansiva nell’export complessivo dei distretti, grazie all’andamento positivo dell’Abbigliamento di Rimini (+3,1%) e all’inversione di tendenza della Maglieria e abbigliamento di Carpi (+3,3%). Sostanzialmente stabili le Calzature di San Mauro Pascoli.

In crescita nel periodo aprile-giugno 2018 le esportazioni dei Poli tecnologici regionali, e con risultati migliori rispetto alla dinamica nazionale (+4,1% versus +1%). Trainante il Polo ICT di Bologna e Modena (+4,8%) che registra uno sviluppo sostenuto su alcuni importanti mercati, Francia, India e Danimarca. Bene anche il Polo Biomedicale di Mirandola (+4,2%) e il Polo Biomedicale di Bologna (+2%).