Giunge a compimento sul nostro territorio il grande progetto “Cuore in Comune” per la tutela della salute, la prevenzione e la sensibilizzazione dei cittadini alla cultura del primo soccorso.

Grazie al progetto della Armando Curcio Comuni d’Italia, arriva nella struttura di Lodi un nuovo defibrillatore di ultima generazione per la sicurezza dei cittadini e delle famiglie che ogni giorno frequentano il Faustina Sporting di via Giuseppe Piermarini.

Questo nuovo dispositivo permetterà al personale della struttura di intervenire immediatamente in caso di arresto cardiaco, malore che purtroppo può colpire chiunque. Ogni giorno, infatti, in Italia, sono 160 le persone che vengono colpite improvvisamente da attacco cardiaco: si tratta di persone sane di tutte le età, dagli adulti, fino ai giovani e ai bambini. In questi casi, la presenza e il buon uso di un defibrillatore aumentano del 30% le possibilità di sopravvivenza.

Saper gestire e prevenire queste emergenze, quindi, diventa prioritario per le strutture dove tutti i giorni c’è una grande affluenza di pubblico. Lunedì 5 novembre, alle ore 11, presso la sede della società, in via Giuseppe Piermarini 6-8, ha avuto luogo la consegna, alla presenza dei dirigenti della società sportiva, dei rappresentanti dell’amministrazione comunale, i bagnini e le aziende che hanno sostenuto questo progetto.

“Il Dae sarà installato nella hall di entrata, nella zona della reception – ci spiega il direttore dell’Associazione Igor Piovesan – Abitualmente, ogni giorno, accedono alla nostra struttura circa un migliaio di persone che vanno dai 6 agli 80 anni. Per noi si tratta di un’operazione molto importante: nel caso in cui ci siano delle difficoltà, attraverso questo dispositivo, è possibile intervenire subito. Ne abbiamo già uno, ma la struttura è davvero vasta e quindi la presenza di un defibrillatore nell’area di ingresso è assolutamente fondamentale. Mi sono prodigato personalmente per aiutarvi nel completamento di questa operazione perché credo fermamente che sia davvero importante ciò che state facendo per la tutela della salute di tutti i fruitori del nostri centro, che sono davvero tanti ogni giorno”.

Il Progetto “Cuore in Comune” ha coinvolto le aziende del territorio la cui adesione ha reso possibile questo importante traguardo che interessa il comune di Lodi. Il lavoro, infatti, prevede anche un’importante azione di sensibilizzazione dei cittadini dei rispettivi comuni, tramite la pubblicazione di un libro sul primo soccorso e sull’uso degli strumenti salvavita. Il libro contiene anche una mappa dei defibrillatori già disponibili sul territorio comunale e sarà diffuso gratuitamente alle scuole e ai cittadini tramite le attività del territorio che hanno sostenuto il progetto. Una App con gli stessi contenuti da oggi può essere installata sul cellulare di tutti i cittadini e su tablet e computer.
In questo modo si porta a compimento a Lodi un percorso di formazione che, assieme agli strumenti già disponibili sul territorio, alimenta la cultura del primo soccorso e attiva la catena salvavita, aumentando il grado di sicurezza dei cittadini.

 

Progetto “Cuore in Comune”

Come direttore editoriale della collana “IlTuoComune.it”, mi fa piacere porre l’accento sul progetto “Cuore in Comune”.

“Cuore in Comune” è una iniziativa attraverso la quale non solo si doteranno centri sportivi e istituti scolastici di alcuni comuni italiani, cominciando dalla Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, di defibrillatori di ultima generazione, ma si cercherà di promuovere la cultura del primo soccorso tra i cittadini. I dati che ci indicano che ogni anno, in Italia, sono circa 160 gli individui, di tutte le età, colti da arresto cardiaco, sono a dir poco allarmanti e se a ciò si aggiunge che ogni minuto trascorso senza che vi sia stato un intervento adeguato, al fine di gestire il malore, fa diminuire sensibilmente la percentuale di vita, ci si può rendere conto di quanto sia fondamentale il saper agire in tempi strettissimi.

E’ dunque l’intervento immediato con il defibrillatore e le manovre di primo soccorso in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, a fare la differenza: ogni minuto perso potrebbe significare una vita persa. Esiste, in Italia, una normativa che rende obbligatoria la presenza di defibrillatori sia per le società sportive dilettantistiche che professionali, resa esecutiva dal decreto Balduzzi n. 158. Il decreto ministeriale Balduzzi fornisce informazioni dettagliate sulla necessità che vi sia personale appositamente formato e che i defibrillatori siano sempre funzionanti.

Purtroppo, spesso, capita che i defibrillatori già in dotazione di alcune strutture non funzionino e il progetto “Cuore in Comune” si prefigge anche di evitare che questo accada, proponendo defibrillatori di ultima generazione che sono in grado di effettuare 24h su 24h auto-test di funzionamento e, in caso di problemi, inviare messaggi automatici, tramite WiFi o linea cellulare 3G, a centri specializzati che prontamente correggeranno l’eventuale difetto.

Il progetto “Cuore in Comune” non fa altro che rafforzare la volontà del legislatore e, con l’ausilio di finanziamenti privati, aumentare la distribuzione capillare di defibrillatori. E’ una unione tra pubblico e privato che mi piace sottolineare soprattutto perché fatta a favore dei cittadini e della loro salute. L’obiettivo di questa iniziativa è di grande importanza: quello di salvare vite umane, fornendo la necessaria assistenza nel momento in cui essa si rivela più preziosa.

Quando ci si trova davanti ad un evento così imprevedibile come può essere un arresto cardiaco, spesso non si sa come comportarsi, cosa fare nei primi istanti in cui si manifesta e, dal momento in cui è fondamentale non perdere tempo, un altro obiettivo del progetto “Cuore in Comune” è quello di diffondere la cultura delle prime azioni attraverso la distribuzione ai cittadini e nelle scuole, di manuali di primo soccorso. I manuali vengono distribuiti in modo gratuito, così come la mappa dei defibrillatori già disponibili sul territorio comunale. E’ stata creata una apposita App, chiamata “Cuore in Comune”, che fornisce ai cittadini attraverso i cellulari o tablet, informazioni che sono digitalizzate e quindi costantemente aggiornate.

Ciò che più apprezzo di questo progetto è che non si limita solo alla consegna di strumenti salvavita di ultima tecnologia, ma sono previsti corsi per il loro corretto utilizzo, attraverso i quali si “forma” il personale che nel momento della donazione del defibrillatore, fa parte della struttura. Mi auguro che questo progetto riesca a raggiungere tutti gli obiettivi che si è prefissato poiché, pur essendo mirato alla informazione dei comportamenti di primo soccorso in caso di arresto cardiaco, ciò che è importante è che tende a diffondere la cultura della prevenzione.

(Maurizio Costanzo)