Una giornata di festa e di bilancio dell’esperienza vissuta ha riunito i 36 giovani volontari che stanno concludendo l’anno di servizio civile volontario all’interno dell’Amministrazione comunale. E insieme alla conclusione dell’esperienza i ragazzi, insieme all’assessora alle Politiche giovanili Irene Guadagnini e agli operatori dei servizi, hanno celebrato anche, con una grande torta sotto il portico di piazza Grande, il trentesimo compleanno dell’Informagiovani di Modena nell’ambito del quale alcuni di loro hanno svolto il proprio servizio.

Sono tre i progetti attivati dall’Amministrazione comunale di Modena, nell’ambito dei propri servizi, nei quali hanno lavorato i 36 volontari (su un totale di circa 400 impiegati nei cinquanta progetti attivati in tutto il territorio provinciale). I progetti sono “Intrecci possibili”, che ha visto i volontari al lavoro a supporto dei servizi sociali dedicati agli anziani e ai disabili; “Giovani 4.0”, che prevedeva attività nell’ambito dei servizi offerti dall’Informagiovani e della comunicazione; “In prima fila ai musei” che li ha visti impegnati nell’organizzazione e realizzazione di attività all’interno dei musei cittadini.

I volontari hanno iniziato il servizio a novembre 2017 e lo termineranno entro pochi giorni. Il servizio civile volontario è finanziato attraverso bandi indetti dal Dipartimento per la gioventù e il servizio civile e, in alcuni casi, dalle Regioni. La proposta è indirizzata ai giovani dai 18 ai 28 anni, non solo i cittadini italiani ma tutti i giovani che siano cittadini dell’Unione europea e anche cittadini non comunitari, purché in possesso di un regolare permesso di soggiorno. Il servizio civile prevede un impegno di dodici mesi, per un totale di circa 1.400 ore nell’arco dell’anno, circa trenta ore alla settimana, con un rimborso di poco più di 400 euro al mese. A fine percorso sarà rilasciato un attestato di partecipazione e una certificazione delle competenze acquisite che fa curriculum.