A Reggio l’export manifatturiero delle micro e piccole imprese (fino a 50 addetti), continua a crescere, anche se il segno più è inferiore al dato generale. Una ricerca di Confartigianato Lapam evidenzia come nella provincia l’export manifatturiero in generale nel terzo trimestre 2018 abbia fatto registrare una crescita in termini assoluti del 3,4% (da gennaio a settembre 2018 la quota è di 7 miliardi, 990 milioni e 100mila euro) al decimo posto assoluto in Italia e al terzo in regione dietro Bologna e Modena, mentre nei settori a più alta concentrazione di micro e piccole imprese si registra una crescita più contenuta: +0,8% rispetto all’anno precedente, mentre rispetto allo stesso trimestre del 2016 si registra un +6,8%. In termini assoluti i settori a più alta concentrazione di micro e piccole imprese esportano merci per poco più di 2 miliardi di euro (2.133,4 milioni), un numero che pone Reggio Emilia al 13esimo posto in Italia in questa particolare classifica.

A Modena invece tale export continua a frenare. Dopo anni di grande crescita, infatti, le esportazioni delle piccole imprese sono in calo da ormai un paio d’anni. L’export manifatturiero in generale nel terzo trimestre 2018 ha registrato una crescita dello 0,5% (da gennaio a settembre 2018 la quota è di 9 miliardi, 376 milioni e 400mila euro) all’ottavo posto assoluto in Italia e al secondo in regione dietro Bologna, ma nei settori con più alta concentrazione di micro e piccole imprese si registra un calo: -1,8% rispetto all’anno precedente, mentre rispetto allo stesso trimestre del 2016 (quando la crescita fu molto alta) si registra un -3,9%. I settori a più alta concentrazione di micro e piccole imprese esportano merci per 1.944,1 milioni, collocando Modena al 15esimo posto in Italia.

Mettendo insieme Modena e Reggio Emilia, le due province su cui insiste Lapam Confartigianato, il dato è davvero lusinghiero: con 17 miliardi e 726 di export manifatturiero nel periodo gennaio-settembre 2018 le due provincie insieme (con circa 1 milione e 200mila abitanti) sono al secondo posto assoluto in Italia alle spalle della sola Milano. Restando sulle micro e piccole imprese il dato aggregato di Modena e Reggio Emilia è di 4 miliardi e 77 milioni (sempre nei primi nove mesi dello scorso anno), al quinto posto in Italia dietro Milano, Treviso, Vicenza e Firenze.

“Il 2018 è stato un anno particolare per l’export: partito in modo non particolarmente positivo, i dati sono migliorati fino ad arrivare alla crescita moderata rilevata dalla nostra ricerca – sottolinea il Presidente Generale Lapam Confartigianato, Gilberto Luppi –. Ma ci preoccupa il calo, ancora non pesante ma comunque significativo, delle micro e piccole imprese. Il tessuto manifatturiero della nostra zona è formato da una miriade di piccole e piccolissime imprese che lavorano sì per le medio-grandi, ma che hanno anche potenzialità importanti in proprio. Se le micro e piccole imprese esportano creano lavoro e contribuiscono a sostenere il welfare. Ma per farlo hanno bisogno di essere supportate da scelte politiche adeguate ai tempi. Le potenzialità di crescita e di sviluppo ci sono ma senza un sostegno concreto è sempre più difficile restare sui mercati e soprattutto su quelli, sempre più competitivi, dell’estero. Come Lapam Confartigianato – conclude Luppi – stiamo implementando il nostro ufficio internazionalizzazione proprio per fornire risposte sempre più adeguate a chi va all’estero per vendere i propri prodotti”.