I 92 Comuni soci del Gruppo Iren sono chiamati a discutere e votare nei rispettivi Consigli comunali, entro il 22 gennaio prossimo, alcune modifiche allo Statuto e ai Patti parasociali.

Il Consiglio comunale di Reggio Emilia lo ha fatto oggi, su proposta del sindaco Luca Vecchi, che ha presentato le modifiche poi approvate dall’Aula con 20 voti favorevoli (Pd, Art.1 – Mdp), 7 voti contrari (M5S, Alleanza civica) e 2 astenuti (FI e Gruppo misto).

Le modifiche sono state definite in maniera unitaria dai sindaci di Torino, Genova e Reggio Emilia, che compongono il Comitato di sindacato di Iren.

Le proposte di modifiche derivano principalmente dall’ingresso nel consiglio di amministrazione di Iren di un nuovo membro in rappresentanza dei 26 Comuni spezzini  dopo l’incorporazione della loro azienda Acam in Iren e l’adeguamento della governance aziendale, a seguito dei nuovi assetti societari che hanno riguardato, nel corso del 2018, Fsu Genova e Fct Torino.

 

“La deliberazione di oggi costituisce un passaggio fondamenta nella storia del gruppo Iren, con proposte definite e  condivise dai sindaci dei Comuni soci – ha detto il sindaco Luca Vecchi, presentando l’atto poi approvato – Si confermano a pieno la volontà di controllo pubblico, la qualità dei servizi e il radicamento sul territorio. Reggio Emilia e gli altri Comuni ribadiscono il loro impegno nel sostegno e nello sviluppo delle strategie aziendali di Iren, le cui performance sono state molto positive anche nel corso dell’anno appena conclusosi. Ora ci aspetta una fase di nuovi investimenti nelle realtà servite, a cominciare, a Reggio Emilia, da una massiccia campagna sull’efficientamento e il risparmio energetico degli edifici, in grado di incidere positivamente anche su ambiente e bollette”.

 

MODIFICHE STATUTARIE – Confermata la volontà di mantenere il controllo pubblico e il radicamento territoriale del Gruppo, quali elementi strategici per il futuro della multiutility, le modifiche statutarie riguardano principalmente la composizione, nomina e maggioranza qualificata del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei revisori:

– il numero dei consiglieri passa da 13 a 15, con almeno 6 del genere meno rappresentato;

– dalla lista che avrà ottenuto il secondo maggior numero di voti vengono tratti 5 (invece di 4) componenti il Consiglio di amministrazione;

– la maggioranza qualificata passa da 10 a 12 consiglieri. Le deliberazioni del Consiglio di amministrazione sono assunte a votazione palese, con il voto favorevole di almeno 12 consiglieri;

– il numero dei componenti effettivi del Collegio sindacale passa  da 3 a 5, mantenendo i 2 supplenti.

 

MODIFICHE AL PATTO PARASOCIALE – Il Patto parasociale viene aggiornato recependo le variazioni nella composizione dei soci, nonché le indicazioni di governance del Comitato dei sindaci.

Riguardo alle azioni Iren vincolate, si integra il Patto prevedendo che le Parti, qualora diano corso ad acquisizioni in qualsiasi forma e/o ad atti di disposizione di azioni, dovranno comunicare al coordinatore del Patto e al segretario del sindacato, entro tre giorni dal relativo atto di acquisto e/o atto di disposizione:

– i riferimenti del cessionario delle azioni e/o del soggetto beneficiario dell’atto di disposizione;

– la quantità di azioni oggetto dell’atto di acquisizione e/o dell’atto di disposizione.

 

Viene introdotta la  Facoltà di designazione.

Ove il Comitato di sindacato non designi all’unanimità le cariche di vertice, il sindaco del Comune, che detenga il maggior numero di azioni al 31 dicembre dell’anno precedente, avrà facoltà di designare una delle cariche di vertice: presidente, vicepresidente e amministratore delegato.

In caso di esercizio della Facoltà di designazione da parte di un sindaco, gli altri due componenti del Comitato di sindacato designeranno all’unanimità le cariche sociali non designate dal sindaco che abbia esercitato la Facoltà di designazione.

Il sindaco che esercita la Facoltà di designazione deve essere al momento della designazione in possesso almeno dello stesso numero delle azioni detenute al 31 dicembre dell’anno precedente e deve obbligarsi a includere tutte le proprie azioni tra le azioni bloccate per il periodo di un anno dalla data di esercizio della Facoltà di designazione, comunicandolo immediatamente al segretario del Comitato.

 

Si apportano inoltre modifiche alla governance per quanto riguarda il Consiglio di amministrazione.

Conseguentemente alle modifiche statutarie che portano a 15 il numero dei consiglieri, la lista dei consiglieri da presentare e votare congiuntamente è predisposta nel seguente modo:

-3 designati da Fsu

-3 designati da Fct

-3 designati dalle Parti emiliane (Comuni emiliani)

-1 designato dai soci Acam (Comuni spezzini-Parti spezzine)

-3 designati dal Comitato di sindacato con le modalità previste dal Patto parasociale (presidente, vicepresidente e ad)

– 2 consiglieri eletti dalle minoranze.

 

Infine, modifiche alla governance per il Collegio sindacale

Conseguentemente alle modifiche statutarie il Collegio sindacale è composto da 5 membri effettivi e due supplenti di cui:

– 1 membro effettivo designato da Fsu,

– 1 membro effettivo designato da Fct,

– 1 membro effettivo designato dalle Parti emiliane,

– 2 membri effettivi designati dalle Fsu, Fct e le Parti emiliane a rotazione,

– i due sindaci supplenti vengono designati a rotazione tra le Parti:  Fsu-Fct e le Parti emiliane.