L’Unione dei Comuni del Frignano conta poco più di 40mila abitanti, un dato tutto sommato stabile negli ultimi 10 anni. Il dato non è però omogeneo per comune: la popolazione aumenta nei comuni più popolosi (+3,3% a Pavullo e +3% a Serramazzoni), ma cala anche bruscamente in altre realtà (-8,7% a Polinago, -8,4% a Lama Mocogno, -7,9% a Riolunato, -5,9% a Sestola e -4,8% a Fanano).

Sul territorio si contano 4.937 imprese registrate (il dato è aggiornato al primo trimestre 2018), il numero è in calo di quasi 500 unità rispetto a dieci anni fa. Poco meno del 10% sono imprese manifatturiere, il 18,5% sono imprese delle costruzioni e quasi la metà, il 47,8% dei servizi a persone o alle imprese. Gli occupati nelle imprese sono quasi 10mila, suddivisi praticamente a metà tra autonomi e dipendenti. La quasi totalità delle imprese, inoltre, sono di piccole dimensioni: il 99,5% sono al di sotto dei 50 addetti e occupano l’80% delle persone che lavorano nel mondo dell’impresa.

“Non possiamo dimenticare le sfide che questo territorio si trova a dover affrontare – spiega il presidente di ZonaLapam Confartigianato, Marino Vignudini -. La prima, quella determinante potremmo dire, riguarda lo spopolamento: crediamo sia necessario, di conseguenza, far rimanere imprese e di conseguenza famiglie nei territori di montagna. Questo non solo per salvaguardare un patrimonio culturale, ambientale e storico inestimabile, ma per frenare fenomeni, quali il dissesto idrogeologico, che rischiano di avere un impatto devastante per tutti. E come mantenere le imprese sul territorio dell’alta montagna? Attraverso una fiscalità differenziata per queste zone e attraverso una viabilità che consenta di arrivare e di collegare in modo rapido la montagna con le zone a valle. Tra le sfide odierne che le imprese si trovano a dover superare c’è anche quella del digitale. A fronte di ciò lo sviluppo della banda ultra larga rappresenta un asset rilevante per lo sviluppo della competitività delle imprese del territorio. Senza una banda ultra larga adeguata le imprese, e penso anche a quelle turistiche, faticano a restare sul mercato”.