Probabilmente pensava di espletare una mera formalità congedandosi dai Carabinieri con estrema tranquillità dopo aver denunciato di essere rimasta vittima di un pirata della strada, invece successivamente si è ritrovata a essere “attenzionata” dai carabinieri della stazione di Boretto.

Nel giro di qualche settimana infatti, una casalinga reggiana 65enne si è ritrovata da vittima di un pirata della strada a essere indagata per simulazione di reato in quanto i fatti cosi come da lei esposti in denuncia non sono risultati corrispondere al vero. Le lesioni con una prognosi di 60 giorni non sono infatti risultate essere conseguenti all’investimento da parte di un pirata della strada ma a una caduta accidentale così come rilevato dalla videosorveglianza di una privata abitazione che ha immortalato il momento dell’infortunio della donna.

Per questo motivo i carabinieri della stazione di Boretto hanno denunciato alla Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia la donna per i reati di procurato allarme e simulazione di reato. Secondo le risultanze investigative di carabinieri di Boretto la donna avrebbe inscenato l’investimento per lucrare sull’assicurazione infortuni che aveva stipulato. A dare l’allarme ai carabinieri di Boretto e al personale sanitario del 118 la mattina del 17 febbraio scorso è stato il marito della donna.

La moglie, secondo quanto riferito era stata investita in paese da un’autovettura datasi alla fuga. E mentre la donna ricorreva alle cure mediche presso il competente ospedale dove veniva condotta a mezzo ambulanza (per lei 60 giorni di prognosi per una frattura scomposta all’omero) i carabinieri di Boretto, dopo la formalizzazione della denuncia ad opera della stessa vittima avviavano le indagini. E se da un lato il sistema lettura targhe e la videosorveglianza comunale non aiutavano le indagini dei carabinieri di Boretto, l’analisi dei filmati delle telecamere di una privata abitazione portavano alla svolta investigativa. Grazie alla buona qualità delle immagini infatti i carabinieri potevano accertare che la donna dopo essere passata davanti all’abitazione inciampava cadendo a terra.

Si trattava in sintesi di una caduta accidentale non causata da responsabilità terze. Acquisiti tali elementi di responsabilità la donna veniva convocata in caserma e denunciata alla Procura reggiana per procurato allarme e simulazione di reato. La donna è risultata essere beneficiaria di una polizza infortuni circostanza questa che fa ritenere che la stessa abbia agito proprio al fine di lucrare ai danni dell’assicurazione.