Non poteva certo immaginare che a circa 8 mesi dal furto i carabinieri di Casalgrande avrebbero bussato alla porta di casa per chiedergli contezza sull’utilizzo di uno smartphone rubato ad Agosto dello scorso anno ad una pensionata dall’interno della sua autovettura in sosta nel parcheggio di un supermercato di Rubiera. Attraverso il tracciamento del codice IMEI, ovvero la carta d’identità dei cellulari, i carabinieri della stazione di Casalgrande sono risaliti al primo utilizzatore dopo il furto.

Con l’accusa di ricettazione i carabinieri della Stazione di Rubiera hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 18nne abitante a Reggio Emilia. La derubata non aveva configurato l’App che gli consentisse di tracciare e quindi ritrovare il suo cellulare ma colui che ne è entrato in possesso è stato comunque assicurato alla giustizia grazie alle indagini tecniche condotte dai carabinieri della stazione di Rubiera.

A seguito della denuncia del furto dello smartphone, un Samsung Galaxy sottratto a una 80enne reggiana, i carabinieri richiedevano ed ottenevano dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale reggiano l’acquisizione dei tabulati del traffico telefonico successivamente al furto che risultava essere stato associato alla scheda telefonica intestata all’odierno indagato.

Il giovane, risultato essere un 18enne studente di Reggio Emilia, rintracciato dai carabinieri, ha ammesso l’effettivo utilizzo del cellulare non più in sua disponibilità. L’esito degli ulteriori indagini sui tabulati non portava ad altre persone per cui i carabinieri di Rubiera hanno modo di ritenere che l’utilizzatore se ne sia successivamente disfatto. Il ragazzo veniva quindi denunciato alla Procura reggiana con l’accusa di ricettazione.