“Questa notte è stata incendiata l’automobile di uno dei delegati sindacali del S.I. Cobas, rappresentante dei lavoratori ad Italpizza”. Lo rende noto lo stesso sindacato. “Poco dopo le due di notte – spiega – i vicini si sono svegliati per un forte rumore di vetri rotti sotto le loro finestre, trovando l’auto già in fiamme. Solo grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco l’incendio non si è propagato alla casa, la cui porta si trova ad appena due metri dal punto di origine”. All’interno dell’abitazione si trovava anche la moglie del nostro delegato, una giovane donna al nono mese di gravidanza: colpire una coppia che attende la nascita di un figlio è un gesto di una infamia che lascia senza parole. Non ci sono dubbi sull’origine dolosa dell’incendio”.

“Non è la prima volta che il nostro sindacato subisce attacchi di questo tipo – aggiunge S.I.Cobas – appena un mese fa la macchina di un nostro coordinatore di Bologna era stata bruciata sotto casa, mentre a maggio scorso ci avevano puntato una pistola davanti ai cancelli della ceramica Opera. L’elenco delle minacce e delle intimidazioni subite dai nostri compagni e compagne sarebbe troppo lungo da fare: il dato importante è che non sono mai servite a nulla, se non a rafforzare la determinazione della lotta”.