Sono un centinaio i bambini modenesi che sperimentano il metodo scolastico di Maria Montessori. Frequentano la scuola dell’infanzia paritaria e il nido parrocchiale “E. Giovanardi” di Cittanova, gestiti dalla cooperativa sociale Domus Assistenza di Modena. Proprio Domus promuove domani – sabato 11 maggio – un convegno su Maria Montessori e le neuroscienze (le scienze che studiano il cervello). L’iniziativa, rivolta a genitori, insegnanti ed educatori, si svolge alle 15 al Centro Famiglia di Nazareth. Intervengono il coordinatore pedagogico di Domus Assistenza Paolo Ferrari, un rappresentante dell’associazione Scuola Amica dei Bambini, il docente universitario Raniero Regni (uno dei massimi esperti italiani del metodo montessoriano), il neuroscienziato Leonardo Fogassi, la formatrice Annalisa Schirato e il vicesindaco di Modena Gianpietro Cavazza.

«Dall’anno scolastico 2014-2015 sperimentiamo il metodo Montessori a Cittanova – afferma il presidente di Domus Assistenza Gaetano De Vinco – Continuiamo a investire su questi contenuti didattici e metodologici perché ci crediamo molto e la risposta delle famiglie ci dimostra che siamo sulla la strada giusta».

Maria Montessori è considerata una rivoluzionaria dell’istruzione. Nata a Chiaravalle (Ancona) il 31 agosto 1870, è stata la prima donna a laurearsi in medicina in Italia. Nel 1909 ha pubblicato il metodo della pedagogia scientifica che, per la prima volta, presentava un’immagine positiva del bambino e indicava il metodo più adatto al suo sviluppo spontaneo.

Domus Assistenza usa la metodologia montessoriana anche nella scuola “Don Franchini” a Magreta di Formigine, dove il 17 novembre 2018 è stata inaugurata una sezione sperimentale per bambini di età compresa tra due e sei anni.

«Usare la metodologia montessoriana vuol dire essenzialmente mettere al centro dell’agire educativo il bambino che, attraverso la libera scelta, diventa costruttore attivo del suo apprendimento – spiega il coordinatore pedagogico di Domus Assistenza Paolo Ferrari – Nell’approccio montessoriano assumono rilevanza i materiali e il contesto educativo.

Maria Montessori ha dedicato gran parte del suo lavoro alla costruzione dei materiali di sviluppo. Al bambino vengono offerti i materiali giusti, quelli che è in grado di utilizzare e che continuerà a usare finché ne sente il bisogno. Il contesto educativo è l’ambiente scientificamente organizzato che accompagna il bambino ad acquisire coscienza delle proprie capacità e diventare sempre più indipendente. Il bambino – conclude Ferrari – può scegliere di svolgere liberamente le attività attraverso l’uso dei materiali che sono sempre a sua disposizione, collocati alla sua altezza e sapientemente disposti dalla maestra».