La Giunta di Palazzo Malvezzi ha approvato l’elenco annuale 2019 delle opere per quel che riguarda gli interventi sulle strade provinciali. In totale si tratta di oltre 6,4 milioni i cui lavori verranno affidati entro il 2019 o a inizio 2020. Eccoli nel dettaglio.

 

Asfaltature. Molti gli interventi di ripavimentazione previsti dal piano per oltre 3,8 milioni suddivisi a metà tra le strade della pianura e quelle della montagna.

Sicurezza e rumore. I cantieri finanziati riguardano anche la sicurezza con l’installazione di barriere elastiche e la segnaletica verticale (381mila euro su varie provinciali) e la protezione dal rumore con l’installazione di barriere fonoassorbenti (400mila euro) su varie tratte.

Frane. Diversi gli interventi per la sistemazione di strade dissestate da movimenti franosi in montagna per 380mila euro totali:

  • sulla SP 632 Traversa di Pracchia (in comune di Alto Reno Terme località Granaglione) l’intervento sarà di 120mila euro;
  • sulla SP 23 Ponte Verzuno-Suviana (in comune di Castel di Casio) intervento di 100mila euro;
  • sulla Fondo Valle Savena (in comune di Monghidoro) intervento di 100mila euro;
  • sulla SP 26 Valle del Lavino (in comune di Monte San Pietro) intervento di 60mila euro.

Ponti. Sono previsti lavori di riqualificazione ed adeguamento strutturale dei seguenti ponti per un totale di 1,1 milioni di euro:

  • sul Canale di Bonifica (al Km 29+036 della SP 5 San Donato) in comune di Minerbio per 400mila euro;
  • sul Canale Navile (al Km 16+362 della SP 3 Trasversale di Pianura) in comune di Bentivoglio per 250mila euro;
  • sul torrente Samoggia (al Km 26+551 della SP 569 di Vignola) in comune di Valsamoggia località Bazzano per 450mila euro.

Infine lavori di rifacimento dei giunti dei ponti (per un totale di 300mila euro) sulle SP 1 al km 5+867 in Comune di Crevalcore, SP 2 al km 9+618 in Comune di Anzola dell’Emilia e SP 18 al km 0+558 in Comune di Calderara di Reno.

“Dopo anni di difficoltà a reperire risorse – commenta il Consigliere delegato alla Viabilità Marco Monesi – possiamo finalmente dare diverse risposte al territorio, grazie alla dote lasciata dal governo Gentiloni, anche se non riusciremo a colmare il ritardo che nel corso degli anni si è prodotto.

Inoltre, grazie ai contributi che la Regione ci eroga, possiamo fornire una risposta, seppur ancora parziale, al grande tema del dissesto idrogeologico che colpisce anche le strade. Stiamo lavorando per ottenere ulteriori finanziamenti per mettere in cantiere altri lavori sulle frane presenti sul territorio appenninico”.