Nel corso della notte tra il 25 e il 26 maggio scorsi, un ragazzo di 15 anni, che si era sentito male nel corso di una festa presso una villa di campagna ubicata in una frazione di Carpi, era stato trasportato d’urgenza in ambulanza presso il Pronto Soccorso del locale ospedale. I sanitari, che lo avevano trattenuto in osservazione per alcune ore, avevano diagnosticato un episodio presincopale per sospetto abuso di sostanze alcoliche. Personale del Commissariato di Carpi, una volta appresa la notizia del malore, si è portato presso la villa in questione per accertamenti al fine di verificare cosa fosse effettivamente accaduto.

Di fatto è emerso che non si trattava di una festa a carattere privato, bensì di un pubblico intrattenimento, a cui avevano partecipato numerosissimi ragazzi, pagando un biglietto d’ingresso. La “location” era priva di qualsiasi autorizzazione per lo svolgimento di tali eventi e gli organizzatori, due ragazze minorenni, non avevano chiesto permessi né effettuato le dovute comunicazioni.

Gli agenti hanno anche accertato il coinvolgimento di un 44enne che, spacciandosi per lo zio di una delle due ragazze minorenni, aveva preso in affitto la villa di campagna per poi metterla a disposizione delle giovani. Sempre le due minorenni, non potendo acquistare alcolici, si sono avvalse della “collaborazione” del padre di una di loro, che provvedeva ad acquistare e mettere a disposizione una gran quantità di alcolici e superalcolici. Gli operatori hanno rinvenuto nella sala dove si era tenuta la festa oltre a numerosi bottiglie vuote di birra e superalcolici, anche della sostanza stupefacente del tipo hashish.

Le due minorenni organizzatrici dell’evento, il proprietario dell’immobile e il “prestanome”, che aveva preso in affitto il locale, sono stati deferiti alla Procura della Repubblica di Modena per apertura abusiva di un luogo di pubblico spettacolo. Il padre e la figlia che si erano occupati di procurare gli alcolici e di metterli a disposizione dei minori presenti alla festa, sono stati deferiti per il reato di determinazione in altri dello stato di ubriachezza.