L’Acetaia comunale di Modena sarà ampliata, incorporando altri due ambienti adiacenti all’attuale sede all’interno del Palazzo comunale. Queste sale saranno allestite con arredi a spazi espositivi per le visite guidate volte alla diffusione della conoscenza dell’Aceto balsamico tradizionale tipico del territorio modenese.

È stato approvato dalla Giunta comunale infatti il progetto esecutivo per il restauro e la riqualificazione dell’Acetaia con l’ampliamento della struttura per fornire un servizio più qualificato a turisti e visitatori.

In particolare, la prima stanza sarà dedicata alla spiegazione della fortuna e della diffusione dell’aceto balsamico dall’epoca ducale Estense a oggi, sino agli ultimi impieghi nella ‘haute cuisine’. Verrà ricavata, tramite alcune vetrate, anche una saletta dedicato alle presentazioni per la stampa specializzata, in particolare per i giornalisti stranieri. La seconda sala sarà invece dedicata alle spiegazioni sulle tecniche per la produzione dell’aceto balsamico, dalla selezione dei mosti di macinatura ai vari passaggi dalle botti più grandi a quelle più piccole, all’imbottigliamento.

I lavori, per un valore complessivo di 120 mila euro, consistono soprattutto in opere edili, di impiantistica, di arredo e per il superamento delle barriere architettoniche. Tra gli altri, la riapertura di una porta di collegamento tra la seconda sala e l’acetaia, la predisposizione di una zona nel sottotetto dell’acetaia stessa per la preparazione degli assaggi e l’apertura di un passaggio tipo ‘passavivande’, l’inserimento di due pedane elettriche per mitigare le temperature invernali e di una pompa di calore con produzione di aria fresca esclusivamente per la saletta stampa, l’installazione di una passerella per superare i vari dislivelli presenti in modo da garantire l’accessibilità ai disabili, e l’installazione di arredo in legno con sedute a panche e scaffalature aperte, che lascino libera la vista anche alla parte architettonica e costruttiva dell’edificio.

Saranno apposti alle pareti due schermi per la proiezione di documentari e immagini dedicati al prodotto. È inoltre previsto l’inserimento di pannelli esplicativi relativi anche alle notizie storiche e architettoniche del Municipio.

La conduzione dell’Acetaia comunale è affidata dal 2004 alla Consorteria dell’Aceto balsamico tradizionale che garantisce qualità del prodotto realizzato per conto del Comune, occupandosi della manutenzione delle batterie delle botti e della gestione di tutto il processo produttivo. Dal 2015 le visite guidate, condotte sempre dagli esperti della Consorteria, sono organizzate con un sistema di prenotazione nell’ambito di un calendario annuale e delle attività del biglietto unico del sito Unesco.

IN VISITA OLTRE SEIMILA IN UN ANNO

I visitatori dell’Acetaia comunale di Modena sono stati oltre seimila nel 2018, oltre mille in più rispetto al 2017, e quest’anno a fine maggio si avvicinano già a quota tremila (e la cifra aumenta se ai biglietti Unesco e alle prenotazioni Iat si aggiungono delegazioni, ospiti istituzionali o partecipanti a iniziative della Consorteria).

Mentre ci si appresta a procedere ai lavori di ampliamento, stanno incontrando il gradimento di un numero sempre crescente di persone le visite guidate condotte dai Maestri assaggiatori della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale all’Acetaia civica nel sottotetto di Palazzo Comunale in piazza Grande.

Un chiaro impulso alla valorizzazione dell’esperienza è arrivato dall’introduzione e organizzazione delle visite all’Acetaia comunale nell’ambito del Biglietto Unico del Sito Unesco, insieme con gli ingressi alla Ghirlandina, ai Musei del Duomo e alle Sale storiche di Palazzo Comunale. Una proposta costruita dal servizio Comunale Promozione della città e Turismo in convenzione con la Consorteria di Spilamberto che prevede di accreditarsi allo Iat di piazza Grande 14 (tel. 059 2032660 www.visitmodena.it). per partecipare in gruppi di massimo 25 a visite guidate con esperti, al venerdì pomeriggio, e nei sabati e festivi di mattina e di pomeriggio. Partecipare costa 2 euro, oppure vale il biglietto unico Unesco (6 euro, non scade).

Diversi visitatori lasciano commenti positivi sul registro delle presenze, mentre chi ha più dimestichezza con il mondo smart commenta, ad esempio, su Trip Advisor (su 47 recensioni relative, 33 sono eccellenti, 12 molto buono e 1 nella media).

Tra gli aneddoti, la visita di una sposa, subito dopo la celebrazione del matrimonio.

Le visite, articolate in più momenti, sono accompagnate da spiegazioni che spaziano tra la storia dell’ “oro nero” di Modena e il disciplinare Dop, e si concludono con la degustazione di due aceti: Affinato di almeno 12 anni ed Extravecchio (25 anni).

Iat Informazione e Accoglienza Turistica tel. 059 2032660 (www.visitmodena.it).