Le potenzialità economiche dell’Appennino, le opportunità turistiche, agroalimentari, culturali, ma anche come fare impresa, la disponibilità di fondi europei e lo sviluppo sostenibile della montagna modenese. Sono questi temi al centro di un convegno in programma alla rocca di Sestola sabato 6 e domenica 7 luglio.

L’iniziativa, che ha per titolo “Suoni d’Appennino: potenzialità di un territorio da valorizzare”, è promossa dall’Università di Bologna, Regione Emilia Romagna e l’Unione di Comuni della montagna (Uncem), con la collaborazione di Provincia, Comune di Sestola, Camera di commercio di Modena, e associazioni di categoria.

Partecipano oltre 40 tra i maggiori esperti del settore e amministratori; in programma anche diversi eventi collaterali aperti, all’insegna dell’enogastronomia.

«Per l’Appennino – sottolinea Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena – servono nuove strategie, più investimenti sulle infrastrutture e un piano straordinario contro il dissesto. La sfida oggi è quella della competitività per invertire la rotta e riportare i cittadini e le attività economiche in montagna. Partiamo dalle peculiarità che sono l’ambiente, il turismo verde e bianco, l’agricoltura di qualità».

Come spiega Livia Vittori Antisari, docente del dipartimento di Scienze e tecnologie agro-alimentari dell’Università di Bologna, «affronteremo i maggiori problemi che affliggono l’Appennino, quali il progressivo abbandono delle terre della filiera agro-zootecnica a scapito del bosco, l’invecchiamento delle popolazioni che lo abitano e lo spopolamento delle giovani generazioni verso la pianura e i grandi centri urbani. La strategia deve essere quella di fare rete con tutti gli attori, dai tecnici ai politici, che operano sui territori per individuare progetti comuni sia di ripristino e recupero, per esempio dei castagneti abbandonati, sviluppando la filiera del legno sostenibile, di innovazione del settore della trasformazione dei prodotti alimentari e soprattutto di formazione per le giovani generazioni che vivono nei territori dell’Appennino».

Come sottolinea Giovanni Battista Pasini, presidente di Uncem, l’obiettivo è anche quello di «valorizzare le opportunità dell’Appennino per uno sviluppo sostenibile legato ai prodotti tipici, al turismo e all’ambiente».

L’evento conclude un ciclo di incontri su questi temi che si è svolto quest’anno a Fico a Bologna.

 

Il programma di sabato 6 luglio: fare impresa in montagna, fondi Ue, fiscalità

Il programma del convegno sul futuro dell’economia in Appennino si apre sabato 6 luglio, alle ore 14, con i saluti del sindaco Marco Bonucchi, e gli interventi di Antonio Vocino, direttore del Centro Aeronautica militare di montagna di monte Cimone, Paolo Bonasoni, responsabile degli Osservatori climatici Cnr-Isac, Giovanni Molari, direttore del dipartimento di Scienze agro-alimentari dell’Università di Bologna, e Marco Bussone, presidente Uncem.

L’incontro prosegue con una sessione dedicata ai temi economici e alla strategie delle aree interne della Regione Emilia Romagna.

Interverranno Andrea Segrè, docente di Politica agraria internazionale all’Università di Bologna e presidente della Fondazione Fico, che già aveva ospitato nei mesi scorsi i primi appuntamenti di “Suoni d’appennino”, Giovanni Teneggi, direttore di Confcooperative Reggio Emilia, che parlerà di come fare impresa in Appennino.

Si prosegue con gli interventi dedicati ai temi della fiscalità e del rilancio delle zone montane di Francesco Montanari, membro del gruppo di lavoro giuridico istituito alla Fondazione Fico, e Silvia Giorgi, dell’Università di Chieti-Pescara.

Paolo Gardenghi, di BU Welfare, parlerà di welfare aziendale, mentre Giorgio Cantelli Forti, presidente dell’Accademia nazionale di Agricoltura interverrà sulle strategie per la valorizzazione della cultura e delle tradizioni dell’Appennino e lo sviluppo turistico.

Dalle ore 16 l’attenzione si concentra sui temi delle opportunità dei fondi comunitari con un intervento registrato di Paolo De Castro, eurodeputato, e sui temi legati all’agroalimentare con gli interventi di Giuseppe Corti, docente di Pedologia all’Università delle Marche ed Edoardo Costantini e Daniela Storti del Crea.

Raoul Romano, del ministero delle Politiche agricole, parlerà di strategie di gestione delle produzioni forestali, e Paolo Borghi dell’Università di Ferrara di marketing territoriale; conclude Simona Caselli, assessore all’Agricoltura della Regione Emilia Romagna.

 

I temi di domenica 7 luglio: imprese e turismo, conclude il presidente Bonaccini

Il convegno a Sestola prosegue domenica 7 luglio con tre incontri dedicati alle politiche imprenditoriali in Appennino con rappresentanti del mondo economico, imprenditoriale, turistico e universitario, tra cui Giuseppe Molinari, presidente della Camera di commercio di Modena, Vittorio Cavani, vicepresidente giovani imprenditori di Confindustria, Luigi Zaniolo, di Reseu entreprende Emilia Romagna, e Duccio Caccioni, coordinatore scientifico di Fondazione Fico e direttore marketing e qualità del Caab.

A seguire si parlerà di turismo con Luciano Magnani, presidente del Consorzio Cimone, Massimo Gherardi, di Boreal mapping, e Giovan Battista Pasini, presidente di Uncem e dell’Ente di gestione dei parchi Emilia centrale, e di Università e Appennino con l’intervento di Emiro Endrighi coordinatore del network della Università regionali per lo sviluppo sostenibile dell’Appennino.

Conclude i lavori alle ore 12 Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna.

Nel corso della mattina saranno presentati anche i progetti della scuola primaria e media di Fiumalbo e dell’istituto Baggi di Sassuolo per la promozione dei beni artistici e naturali.

 

Il programma degli eventi collateriali: corsi di cucina, stan gastronomici ed escursioni

Nell’ambito del convegno a Sestola sono previsti eventi collaterali tra cui corsi di cucina in alcuni ristoranti del territorio sulla pasta fatta in casa, i prodotti del bosco e caseari, i salumi, le erbe officinali; menu a tema sulla gastronomia del sottobosco e della montagna in collaborazione con i produttori locali e Tradizione e sapori della Camera di commercio di Modena (info: Locanda Zita 0536.64278, Il Maneggio 348.9015100; Ca’ Cerfogli 0536.65052).

Poi ci saranno i “percorsi del gusto”, escursioni di diversa durata con punti degustazione, accompagnati da scrittori, pittori e musicisti e stand degustazione e vendita dei prodotti in Piazza della Torre.