Agricoltura e ricerca insieme per realizzare opere e interventi in grado di innovare un comparto fondamentale anche nella sfida al cambiamento climatico.

Con oltre 8,3 milioni di euro, la Giunta regionale ha approvato due bandi per dare forza ai progetti dei Gruppi operativi per l’innovazione (Goi), una delle principali novità del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020. In pratica, partnership tra aziende agricole e mondo della ricerca per individuare soluzioni concrete alle esigenze delle imprese.

“Siamo la Regione leader in Italia e in Europa nel campo dell’innovazione- sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Simona Caselli– con 95 Gruppi operativi già attivi sul territorio, 25 in corso di approvazione e una trentina di nuove partnership che dovrebbero nascere grazie a questi ultimi due bandi. Nel Piano di sviluppo rurale 2014-2020 gli investimenti per l’innovazione ammontano complessivamente a 50 milioni di euro, la dotazione più alta tra tutte le regioni europee. E se consideriamo anche le risorse programmate per formazione e consulenza aziendale, il budget per lo sviluppo del sistema della conoscenza e dell’innovazione sale a 90 milioni. Grazie a questi progetti stiamo mettendo in grado l’agricoltura regionale di essere pronta e performante in anticipo rispetto ai nuovi requisiti agroambientali che saranno richiesti dalla futura politica agricola comunitaria (Pac) 2021-2027”.

In tutto a livello nazionale i Goi sono 266 e circa 800 in tutta l’Unione europea.

I due bandi in sintesi

I due bandi, pubblicati oggi sul Bollettino ufficiale della Regione, riguardano competitività e ambiente.

Il primo, promuove lo sviluppo di nuovi prodotti, tecnologie e tecniche per migliorare la capacità competitiva delle imprese e ha a disposizione quasi 2,3 milioni di euro, con contributi regionali che potranno arrivare fino al 70%, capaci di generare investimenti per un valore complessivo di 3,2 milioni di euro attraverso la creazione di 123 nuovi Goi.

Il secondo bando, invece, ha una forte valenza di tipo ambientale ed è finalizzato alla messa a punto di buone pratiche gestionali e di coltivazione per migliorare la qualità delle acque e ridurre la presenza di agenti inquinanti. Il budget è di circa 6,1 milioni di euro, in grado di attivare un giro di investimenti che sfiora quota 7 milioni di euro, con contributi regionali fino al 90%. Si stima che saranno almeno una quindicina i nuovi Goi attivati con questo secondo bando.

Le domande vanno presentate entro il prossimo 18 ottobre secondo le procedure, modalità e la modulistica indicate da Agrea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura della Regione Emilia-Romagna (http://agrea.regione.emilia-romagna.it/). I due bandi saranno presentati agli operatori in un incontro in programma lunedì 8 luglio a Bologna, in viale della Fiera 8, presso la Terza Torre della Regione Emilia-Romagna (ore 10-13).

Entro la fine del 2019, secondo la tabella di marcia prevista, saranno messi a bando anche gli ultimi 8 milioni di euro ancora disponibili in questo ciclo di programmazione per finanziare l’attività dei Goi. È la dimostrazione dell’efficacia, ma anche dell’efficienza della macchina regionale intesa come capacità di programmazione e di spesa dei fondi europei, come ha certificato di recente la Commissione europea nell’ambito del Comitato di sorveglianza sul Psr.