Dovrà stare lontano almeno un chilometro dalla ex compagna e non potrà avvicinarsi né alla sua casa né a qualunque altro luogo da lei frequentato. Questo il provvedimento cautelare emesso dal G.I.P. di Reggio Emilia a seguito delle indagini condotte dai Carabinieri di Gattatico. La storia, che ha dell’incredibile, inizia già lo scorso anno quando un uomo, un 40enne residente a Montecchio Emilia, finisce in carcere a seguito di un episodio di violenza consumato nei confronti della madre. Arresto che ha causato gravi conseguenze anche alla sua compagna ed allo loro figlia minore, tant’è che la donna priva di sostentamenti finisce, con la figlia minore, prima in una casa famiglia di Reggio Emilia per poi trovare appoggio presso la famiglia originaria quando la bimba viene data in affidamento temporaneo.

Notizie queste non accettate dal compagno, con il quale aveva oramai deciso di troncare ogni rapporto, che dal carcere dove era detenuto comincia a tempestare di telefonate la donna e a scriverle lettere, minacciandola pesantemente al fine di costringerla a lasciare la casa materna e accusandola d’incuranza verso la loro figlia. Ormai stremata dalle continue vessazioni la donna, lo scorso febbraio, si rivolge ai Carabinieri di Gattatico dove formalizza una denuncia per quanto le stava accadendo; fatti puntualmente relazionati all’Autorità Giudiziaria reggiana. Nonostante la segnalazione ai Carabinieri l’uomo, però, non ha desistito nei suoi intenti vessatori.

A nulla è servito alla donna cambiare il numero di cellulare. Il compagno, infatti, scarcerato lo scorso giugno, ha continuato a minacciarla anche attraverso i comuni canali social. L’ulteriore denuncia fatta ai Carabinieri di Gattatico alla fine di giugno, questa volta ha indotto la Procura della Repubblica di Reggio Emilia a richiedere ed ottenere dal G.I.P. un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento che, questa mattina, gli stessi militari hanno notificato al 40enne.