Si fa rovente la polemica tra i sindacati confederali del pubblico impiego e l’amministrazione comunale di Serramazzoni, ai ferri corti sulla banca delle ore e le modalità di recupero dello straordinario. Nei giorni scorsi il sindaco Claudio Bartolacelli ha messo in dubbio la reale rappresentatività delle organizzazioni sindacali.

«Un esercizio pericoloso che mira a delegittimare la controparte: cosa che noi non vorremmo arrivare a fare», affermano Claudio Pasquesi (Fp Cgil Modena), Sabrina Torricelli (Cisl Funzione pubblica Emilia Centrale) e Giuseppe Belloni (Uil Fpl Modena), che poi ripercorrono le tappe della vertenza.

La rottura delle trattative avviene il 18 giugno, quando i sindacati vengono a conoscenza di un documento, firmato dalla responsabile comunale delle risorse umane, in cui si vieta la possibilità di recupero dello straordinario a giorni interi. «Noi ne chiediamo il ritiro, o almeno la parziale modifica, per permettere al lavoratore di poter scegliere le modalità di fruizione del recupero: a ore o a giornata intera – spiegano i sindacalisti – In assenza della risposta promessa entro il 28 giugno, avviamo la procedura per lo stato di agitazione. Il 5 luglio siamo convocati dal prefetto, il quale propone una mediazione: noi accettiamo, il Comune no. L’11 luglio si svolge l’assemblea con i dipendenti comunali che chiedono al sindaco di convocare le delegazioni e riprendere le trattative».

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl aggiungono di aver fatto presente a suo tempo che – contratto nazionale alla mano – con quattro operai non si può attivare l’istituto contrattuale della reperibilità e di aver pertanto chiesto un progetto alternativo, mai arrivato. Inoltre, solo davanti al prefetto i sindacati hanno appreso che nel 2018 i lavoratori hanno accumulato mille ore di straordinario.

«Al di là delle scaramucce sull’interpretazione del contratto nazionale, il vero problema è che il Comune di Serramazzoni ha interrotto un percorso sulla gestione associata del personale faticosamente avviato dagli altri Comuni del Frignano – dichiarano Pasquesi, Torricelli e Belloni – Nei giorni scorsi siamo arrivati alla firma della pre-intesa del decentrato per l’Unione dei Comuni del Frignano, concordando diverse innovazioni contrattuali, compresa la banca delle ore con le stesse caratteristiche richieste a Serramazzoni. Questo significa che, quando c’è la volontà politica, gli accordi si raggiungono. Evidentemente gli amministratori di Serramazzoni cercano lo scontro. Nessuno può negare che le gestioni associate facciano risparmiare.
Eppure, l’amministrazione comunale di Serramazzoni ha recentemente revocato alcuni incarichi di responsabilità e, contemporaneamente, aumentato di 100 mila euro le spese per consulenze esterne, a scapito – concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – di un percorso di riconoscimento e crescita delle professionalità interne».