Anche quest’anno il 25 luglio si ripropone a Sasso Marconi la tradizione della Pastasciutta antifascista. Una serata di festa per ricordare il 76° anniversario della caduta del Fascismo offrendo a tutti un piatto di pasta, come fecero Alcide Cervi e i suoi figli, che il 25 luglio 1943, per festeggiare la caduta del regime fascista in Italia, offrirono la pastasciutta ai propri concittadini nella piazza di Campegine.

A Sasso Marconi l’evento si svolge in un luogo fortemente simbolico come Colle Ameno (sede di un campo di concentramento e smistamento di civili sotto il comando delle SS durante la II Guerra Mondiale), dove la distribuzione della pastasciutta sarà accompagnata da appuntamenti letterari, momenti di intrattenimento e di riflessione.

La 9ª edizione della “Pastasciutta antifascista” prenderà il via alle 18.30 con il dibattito “Narrare l’umanità: come ti racconto una storia”, cui parteciperanno la ricercatrice storica Cinzia Venturoli, l’esule politico cileno David Munoz e la Segretaria generale FP-CGIL Bologna, Adele Ventura. L’incontro nasce dall’idea che creare nuove occasioni di conoscenza, attraverso la condivisione di ricordi, episodi del passato ed esperienze personali, rappresenti non solo uno strumento di arricchimento per sé e per gli altri ma anche un modo per comprendere meglio il presente, oltre che un antidoto all’intolleranza, che oggi nasce dall’incomprensione e dalla paura e troppo rapidamente tende a trasformarsi in odio.

Particolare attenzione verrà prestata in questa edizione all’accessibilità dei contenuti per i più piccini: durante il dibattito, nel Salone delle Decorazioni sarà così allestito uno spazio tematico in cui bambini dai 4 anni in poi potranno partecipare a un laboratorio didattico (a cura di Francesca Pilotti de “Il Giardino Segreto”) basato sul libro “Il mio nome non è rifugiato” di Kate Milner.
Alle 20 inizierà la distribuzione gratuita della pastasciutta (è richiesto solo il simbolico contributo di 1 € per il coperto), preparata e servita dai volontari di ANPI in un contesto “plastic free”: per il coperto verranno utilizzati esclusivamente materiali  biodegradabili mentre le tradizionali bottiglie di acqua in plastica saranno sostituite da borracce in alluminio. Contestualmente alla distribuzione della pastasciutta, funzionerà un punto ristoro con crescentine e tigelle.

La serata prosegue poi con i balli popolari dell’Associazione “I Biassanot” (nel parco di Villa Ghisilieri) e il reading poetico “Umanità connesse” (ore 21.30): un momento di riflessione ‘in versi’ a cura de “Le Voci della Luna”, cui parteciperanno gli autori delle poesie pubblicate sul numero 74 della rivista “Le Voci della Luna”. Accompagnamento musicale di Enrico Fava e Alberto Padovani, coordinano Michele Turra, Luca Ariano e Marinella Polidori.

Per tutta la serata, nella Sala Bianca sarà possibile visitare la mostra “Tempo d’esilio. L’Emilia-Romagna al fianco del popolo cilenao. 1973/1988”, mentre lungo il corridoio del borgo sarà allestito (a cura di Slow Food Emilia-Romagna) il percorso tematico “Fish’ n’ Tips”, che affronta il tema dell’abbandono dei rifiuti di plastica in mare. Sarà invece posizionata nel voltone di accesso al parco della villa l’installazione artistica “Corridoio”, opera realizzata da Michele Liparesi e Mario Crivellari utilizzando materiale di recupero.