Icona di stile, spregiudicata, piena di vitalità, Zelda Fitzgerald (1900-1948) fu il motore immobile dei romanzi e racconti del marito, lo scrittore Francis Scott Fitzgerald (1896-1940), uomo che seppe amarla, ma forse non comprenderla fino alla fine. A lei si ispira “Zelda. Tutte le feste di domani”, il reading-concerto che la compagnia “SquiLibri” porta in scena, a ingresso libero, venerdì 26 luglio alle 21 ai Giardini Ducali di Modena in corso Canalgrande. Sul palco, Eleonora de Agostini Stefania Delia Carnevali, Claudio Luppi, Francesco Rossetti e Luca Zirondoli.

Lo spettacolo si svolge nel programma dei Giardini d’Estate, rassegna a cura di Studio’s, nell’ambito dell’Estate modenese organizzata dal Comune, con sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Modena ed Hera (main sponsor dei Giardini).

Nel corso della serata gli attori leggeranno brani da romanzi di Francis Scott Fitzgerald (“Il Grande Gatsby”, “Di qua dal paradiso”, “Belli e dannati”, “Tenera è la notte” e “Lasciami l’ultimo valzer”), con interventi di racconto biografico, musica live e rivisitazioni dalle sonorità dell’epoca delle vicende narrate.

“Proviamo a evocare la vicenda umana di Zelda Fitzgerald – spiega Francesco Rossetti di SquiLibri – preferendo una chiave emotiva a un reading distaccato, procedendo per istantanee, consapevoli che sia impossibile sintetizzare la vita di questa personalità complessa. Sottraendoci a un indirizzo meramente narrativo, miriamo a un’evocazione non didascalica del suo carattere e del contesto storico in cui è vissuta: gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso, negli Stati Uniti e nei luoghi d’Europa dove vissero: Parigi, la Costa Azzurra, la Svizzera e l’Italia”.

Fu un’esistenza, quella di Zelda, scandita da un vitalismo e un’irrequietezza che si manifestarono fin dalla prima infanzia, per incarnarsi poi, nell’arco dei suoi 48 anni di vita, in almeno quattro fasi: il fascino degli anni dell’adolescenza, capace di stregare torme di pretendenti, perfezionando l’arte del flirt; la flapper degli anni ’20, moglie, musa ispiratrice e madre, ma anche regina di divertimento e trasgressione; l’aspirante artista, decisa ad acquisire un ruolo autonomo rispetto al celebre marito, cimentandosi nella danza, nella pittura e nella scrittura; infine, l’inquietante figura degli ultimi anni, minata in modo definitivo dallo squilibrio mentale.

Una vita caratterizzata, almeno fino agli anni ’30, da una sovraesposizione pubblica e mediatica cui corrispondono lettere, articoli, racconti, romanzi, fotografie, testimonianze. Alla ricchezza dei materiali però, come accade, non corrisponde né certezza, né univocità nell’interpretazione della figura di Zelda e del suo tormentato rapporto con Fitzgerald. Poco conosciuta in Italia, Zelda Fitzgerald è un personaggio tra i più ammalianti del primo Novecento americano. Un fascino tale da aver conosciuto, nei 70 anni che ci separano dalla morte di Zelda, una serie notevole di rinascite, tra biografie ufficiali, romanzi che la vedono protagonista, una graphic novel concepita in Italia e tradotta in inglese e francese (“Superzelda”) e una serie TV prodotta da Amazon: “Z: The beginning of everything”, con Christina Ricci nel ruolo della protagonista.

Il programma dell’Estate modenese è online (www.comune.modena.it/estate2019).