Sabato scorso, i Carabinieri della Stazione di Bibbiano hanno eseguito una misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di un 63enne di origine marocchina del luogo. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal G.I.P. del locale Tribunale su richiesta della Procura reggiana che ha condiviso appieno gli esiti delle indagini condotte dagli stessi militari di Bibbiano. L’uomo è ritenuto responsabile di violenza sessuale e di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie; fatti che si sono ripetuti nel tempo, sino a quando la vittima non ha deciso di rivolgersi ai Carabinieri che hanno avviato le indagini.

Gli uomini dell’Arma hanno dimostrato come la donna fosse sottoposta alle continue violenze e alle angherie del marito sin dal marzo del 2013, quando fu costretta ad atti sessuali contro la sua volontà. Numerosi i casi di violenza accertati, taluni non concretizzati solo grazie all’intervento del figlio maggiore giunto in soccorso della donna. Non solo. Maltrattamenti fisici e psicologici, aggressioni, insulti privi di ogni ragione, umiliazioni dinanzi a figli ed amici, sino al divieto di lavorare e di avere rapporti sociali fuori dalla famiglia, è quanto la donna ha dovuto subire in tutti questi anni e sino allo scorso giugno.

Ieri l’esecuzione della misura cautelare. I Carabinieri della Stazione di Bibbiano hanno raggiunto l’uomo nella sua abitazione e, dopo la notifica del provvedimento, lo hanno tratto in arresto ponendolo ai domiciliari presso l’abitazione di un congiunto in un comune differente da quello dove risiede la vittima.