Cia Reggio si stringe attorno alla famiglia Ruini per la scomparsa di Francesco, apicoltore a tempo pieno, socio Cia e tra i fondatori di Conapi. Francesco era un imprenditore capace, generoso e sempre pronto a dare il proprio contributo a chi gli chiedeva un aiuto.

“Il mio incontro con le api è avvenuto presto, la mia prima maschera l’ho  indossata a sei anni, per accompagnare mio padre che, casaro di professione, era apicoltore per passione – raccontava così i suoi inizi -. Quando andò in pensione si dedicò alle api e io con lui. Proseguii gli studi fino alla laurea, ma decisi che l’apicoltura sarebbe stata la mia professione e così fu”.

Svolgeva da tempo anche attività di formazione, “acquisendo molti figliocci che stanno proseguendo con successo questa attività, rendendomi particolarmente orgoglioso” amava sottolineare a chi gli chiedeva informazioni. E Francesco è morto, aggredito da uno sciame di api, proprio mentre insegnava il mestiere in Africa centrale.

Amava il contatto con la natura e la sensazione di libertà che questo lavoro gli regalava. È stato tra i primi a denunciare con forza le pesanti conseguenze dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici sulle api. Era un collega, ma prima di tutto un amico e un punto di riferimento per tutta l’apicultura emiliano romagnola.

Cia Reggio porge alla sua famiglia le più sentite condoglianze.