Un pensionato 71enne di Spilamberto, proprietario di due unità abitative contigue, tempo addietro ha pensato di affittarne uno tramite un’inserzione sui quotidiani locali, riservandosi l’altro quale normale dimora. Le persone che si erano presentate come possibili affittuari, due uomini di 61 e 31 anni, avevano rappresentato la necessità di utilizzare subito l’alloggio per spostare la loro mobilia e colui che ben presto si sarebbe trasformato in vittima, aveva acconsentito anche se non era ancora stato formalizzato il contratto di affitto.

Fin dal momento in cui i due occuparono la casa il loro atteggiamento cambiò, e non solo rifiutarono di sottoscrivere e regolarizzare il contratto d’affitto, ma evitarono anche di fare la voltura delle utenze di luce ed acqua che rimasero attive ma sempre intestate al 71enne. I tentativi dell’anziano di risolvere bonariamente la faccenda provocarono una violenta reazione dei due, in particolare del 61enne che, puntando in più occasioni coltelli o altre armi da taglio alla gola dell’anziano e minacciandolo di morte, pretendevano non solo il perdurare della situazione di sfruttamento in essere, ma anche pagamenti in contanti di somme sempre più esose, partendo da 500 euro per arrivare a pretenderne 20.000.

La sicurezza di aver terrorizzato il 71enne, e che questi mai si sarebbe rivolto alle forze di polizia per timore della rappresaglia dei due, era cosi forte che molte delle minacce sono state sporte anche tramite messaggi telefonici che i carabinieri di Spilamberto, a cui alla fine l’uomo si era rivolto, hanno acquisito e sono stati fondamentali per permettere, unitamente ad altri accertamenti svolti dai militari, al P.M. di richiedere l’applicazione di misure coercitive nei confronti dei due, misure concesse dal GIP del Tribunale di Modena.

Nella mattinata di ieri i due sono stati fermati dai Carabinieri, e mentre il 61enne è stato tradotto direttamente in carcere al 31enne è stato comminato il divieto di dimora nel comune di Spilamberto.