Le famiglie rientrano dalle vacanze e l’anno scolastico ricomincia. Tra i primi pensieri dei genitori è l’organizzazione della quotidianità dei figli. Se si hanno bambini piccoli il dilemma è nonni, asilo nido o babysitter? Se più grandi (e che quindi vanno a scuola), il post scuola è comunque una fascia oraria da gestire.

La babysitter è una delle soluzioni preferite da molte famiglie: garantisce elasticità e comodità.

Dall’altra parte sono sempre più numerose le studentesse che cercano di sostenersi all’università con lavoretti part time come potrebbe essere quello di babysitter. Ma non è solo una questione di guadagni: impegnarsi in un lavoro permette di accumulare esperienze e arricchire il proprio cv. La capacità di gestire più impegni in contemporanea, il senso di impegno e responsabilità, lo spirito di iniziativa aumentano la propria competitività nel mondo del lavoro. Dall’altra parte, molte famiglie italiane che cercano una babysitter apprezzano la possibilità di collaborare con studentesse, giovani, istruite e dotate di forte volontà, ancor meglio se hanno frequentato o frequentano corsi di laurea in Psicologia o Scienze dell’Educazione o della Formazione.

Su siti specializzati in ricerca di babysitter come Sitly, sono oltre 11mila le persone che diffondono sul web l’annuncio cerco lavoro come babysitter a Bologna: non sono tutte studentesse, ma sono la maggioranza sono donne e nella fascia di età corrispondente al periodo universitario quindi questo confermerebbe la tendenza.

E per quanto riguarda il prezzo? La tariffa oraria chiesta da una babysitter a Bologna è mediamente 7 euro l’ora (può variare in base all’esperienza, al numero dei bambini da guardare e dalle competenze richieste). Un dato leggermente al di sotto alla media nazionale (7,74 euro) e inferiore a città come Roma e Milano (sopra gli 8 euro) ma uguale a Torino o Napoli.