Continua a imperversare anche sulle strade della provincia di Reggio Emilia la truffa cosiddetta dello specchietto ovvero il modo truffaldino per spillare 100 ai 200 euro a colpo a ingenui automobilisti. Il trucco è sempre lo stesso: l’inganno solitamente viene architettato in una strada o in un parcheggio.

Il truffatore individua un’auto, in genere condotta da persona anziana, e appena la vittima è passata a fianco della sua vettura o durante la manovra in un parcheggio gli va dietro fino a fermarlo accusandolo di avergli rotto lo specchietto o ammaccato l’auto. A volte simulando l’urto con il lancio di un oggetto sulla fiancata dell’auto del malcapitato. E’ quanto accaduto a un 80enne pensionato reggiano incappato, lungo la strada che lo conduceva a casa, nel truffatore che è riuscito a spillargli 80 euro a titolo di risarcimento per il parafango ammaccato. In particolare l’80enne alla guida della sua autovettura mentre percorreva la SP 23 che da San Polo doveva condurlo a Quattro Castella veniva raggiunto da un’autovettura Lancia Y, che aveva incrociato lungo la strada, il cui conducente, lampeggiando di continuo gli faceva intendere di fermarsi.

L’80enne, vista l’insistenza, in un’area di sosta di via Prampolini si fermava venendo raggiunto dal conducente della Lancia Y che lamentava l’ammaccatura del parafango avvenuta poco prima in altra area di sosta dove effettivamente l’anziano si trovava.

Resosi conto del danno effettivamente presente sulla Lancia Y l’80enne si rendeva disponibile a compilare il modello CID. Il Truffatore tuttavia riferiva di non aver tempo motivo per cui a fronte di un danno lamentato di 400 euro poteva essere risarcito con 200 euro. A questo punto l’80enne consegnava tutti i soldi che aveva, 80 euro in contanti, per poi invitare lo sconosciuto ad attenderlo in quanto  sarebbe andato a casa a prendere i 120 euro mancanti.

Arrivato a casa il nipote lo informava che era rimasto vittima di una truffa per cui i due tornavano dove lo sconosciuto doveva attendere il pensionato senza trovarlo essendosi nel frattempo dileguato. Resosi conto di essere rimasto vittima di una truffa, l’80enne sporgeva la relativa denuncia ai carabinieri di Quattro Castella.

Pur in assenza di elementi identificativi completi dell’auto in uso al truffatore, grazie alla descrizione,. All’osmosi informativa con i colleghi di San Polo d’Enza che di recente l’avevano denunciato, e all’analisi dei filmati del sistema O.C.R. lettore ottico targhe dell’Unione Val d’Enza le attenzioni investigative si indirizzavano avuto riguardo ad a un 28enne siracusano peraltro gravato da numerosi precedenti di polizia specifici in tema di truffa dello specchietto. La prova del nove circa la sua responsabilità è stata fornita direttamente dalla vittima che in apposita seduta di individuazione fotografica riconosceva nel truffatore l’uomo identificato dai carabinieri di Quattro Castella.

Alla luce di quanto accertato lo stesso veniva denunciato alla Procura reggiana per il reato di truffa continuata. E mentre i Carabinieri di Quattro Castella, nell’ipotesi di altri colpi compiuti e non segnalati, invitano tutti i cittadini incappati nel truffatore a rivolgersi ai militari e formalizzare la denuncia l’occasione è favorevole per dare alcuni consigli e non cascare nella truffa dello specchietto.

E’ importante chiedere subito la compilazione del Cid, costatazione amichevole dell’incidente stradale. A questo punto, con la scusa che va di fretta il truffatore chiederà di pagargli il danno cash. Bisogna opporsi in modo deciso e se l’imbroglione insite dire, magari, che si è in possesso di una polizza che copre i danni arrecati a terzi senza l’aumento di premio assicurativo per voi. Se continua a insistere e non molla la presa chiamare subito il 112 dei Carabinieri che come l’odierno caso vedrà il responsabile essere chiamato a rispondere del reato di truffa con la vittima che potrà essere risarcita del danno in sede processuale.