“A fronte dell’aggiudicazione del bando di gara pubblico da parte dell’azienda GI ONE per i lavori di manutenzione degli impianti termo-idraulici dell’Azienda Ospedaliera di Modena e in particolare del cantiere del Policlinico, è stato siglato l’accordo sindacale lo scorso giovedì 29 agosto per la riassunzione di tutti i lavoratori che erano in forza a Cpl – lo rendo noto la Fiom/Cgil Modena – I nove lavoratori in forza presso Cpl Concordia, azienda che aveva vinto il bando precedente, sono stati interessati da una lunga trattativa per dare continuità occupazionale attraverso la subentrante GI ONE”.

“L’accordo sindacale tra la Fiom/Cgil e GI ONE Spa prevede l’assunzione di tutti i lavoratori, il riconoscimento dell’anzianità di servizio maturata nel precedente rapporto di lavoro e la giusta applicazione contrattuale, ovvero il contratto Metalmeccanici Industria, nonostante GI ONE applichi agli altri suoi dipendenti un contratto Multiservizi.
Prevede inoltre, il riconoscimento e la continuità della rappresentanza sindacale attraverso la Rsu già in carica, nonostante gli addetti nel cantieri siano inferiori ai 15, il mantenimento delle condizioni normative per gli assunti prima del Jobs Act con particolare riferimento al riconoscimento della tutela dell’art 18 della Legge 300, il mantenimento dei  livelli salariali, di inquadramento e di welfare del precedente rapporto di lavoro.
Questo accordo sindacale, oltre a preservare tutti i posti di lavoro, tutela le altissime professionalità di lavoratori che, praticamente 7 giorni su 7, operano in un cantiere all’interno di un ente pubblico di primaria importanza come quello della sanità, mantenendo di fatto un’alta qualità del servizio”.

“Da tutto ciò si evidenzia come sia ancora possibile fare impresa in Italia mantenendo intatti i diritti dei lavoratori – afferma Salvatore Di Costanzo della Fiom/Cgil di Modena – investendo nelle professionalità e nella qualità del lavoro e mettendo al centro il ruolo del rappresentante sindacale come soggetto contrattuale e di confronto”.
“Siamo molti contenti del risultato ottenuto con la contrattazione, confermato anche dai lavoratori che hanno giudicato positivamente i contenuti dell’accordo. Ci teniamo però a sottolineare – continua il sindacalista della Fiom Cgil – che in questo Paese non ci sarebbe bisogno di un accordo sindacale se si equiparassero le condizioni del cambio appalto, al trasferimento d’impresa applicando semplicemente l’art.2112 del Codice Civile con il passaggio dei lavoratori senza soluzione di continuità, così come ci invita a fare anche la Commissione Europea nella procedura di pre-infrazione EU Pilot 7622/15/EMPL”.

“La Fiom si aspetta che il nuovo Governo rimetta al centro dell’agenda politica una riforma del lavoro che torni a dare dignità e diritti a chi in questo paese produce ricchezza e prestigio: i lavoratori. Magari – conclude il sindacato –  trasformando in legge la Carta dei Diritti Universali del Lavoro, proposta dalla Cgil e sottoscritta da più di tre milioni di lavoratori, dando diritti a chi oggi non ne ha come, per esempio, i lavoratori in appalto”.