Quattro giorni, trenta relatori, diciassette appuntamenti per l’edizione 2019 di InsolvenzFest, il festival promosso dall’Osservatorio sulle crisi d’impresa (OCI), che quest’anno – all’ottava edizione – concentra le proprie riflessioni su “Il tempo dei debiti”. Come interagisce questo potente fattore sociale ed economico sulle matrici dell’indebitamento? Ne accompagna solo le crisi, accentuando le sofferenze (finanziarie e umane)? Può far arrendere le storie dell’insolvenza facendo cessare l’interesse ai pagamenti e alle sanzioni?

In programma a Bologna da giovedì 19 a domenica 22 settembre 2019, InsolvenzFest si snoda lungo un percorso che, spaziando dalla filosofia al diritto, dall’economia alla statistica, dal lavoro alla tecnologia, permette di comprendere nessi e implicazioni esistenti tra tempo e debiti, presente e futuro, difficoltà contingenti e crisi di sistema. Dei singoli, delle famiglie, degli ordinamenti. Così ricostruendo una mappa aggiornata sulla cultura finanziaria e dell’impegno, commerciale e di cittadinanza, tra le tante facce della complessa relazione fra debiti e crediti. Includendo alcuni sguardi lungimiranti verso le sperimentazioni virtuose nell’economia e nei contesti di discussione sui temi ambientali.

All’interno di sei location di prestigio – Convento di San Domenico, Sala Borsa, Cineteca di Bologna, Palazzo Zambeccari, Palazzo Segni e Palazzo Isolani – il Festival si articolerà in dialoghi pubblici fra numerosi esperti sull’articolato rapporto tra tempo, diritto e denaro, con approfondimenti su mafia e radicamento nei territori, risparmi individuali e paure collettive, ambiente e criminalità, intelligenza artificiale e impatto sull’occupazione, nuove povertà, debiti privati e debito pubblico, economia della carità, corruzione e concorrenza imperfetta, condizioni di vita nelle carceri e debito di pena, democrazia, rappresentanza e lobby di potere, reddito di cittadinanza e lavoro a cottimo.
Un excursus di ampio respiro che, affrontando le cruciali questioni poste alle persone dalle società del debito, toccherà temi sempre più attuali per professionisti, studenti e cittadini interessati a comprendere alcune delle principali dinamiche sottese alle sfide della contemporaneità.
A dare il via all’evento sarà l’attore Stefano Bicocchi, in arte Vito, con una riflessione ironica su come l’indebitamento influenzi persone, luoghi e momenti del vivere quotidiano.

Sotto la direzione di Massimo Ferro, coordinatore dell’OCI e consigliere della Corte di cassazione, InsolvenzFest si svolge con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna, della Città metropolitana di Bologna, del Comune di Bologna, dell’Università di Bologna e della Cineteca di Bologna, in collaborazione con Associazione dei Curatori e dei CTU del Tribunale di Bologna, Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bologna, Fondazione Forense Bolognese, Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili, Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Bologna, Fondazione dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Bologna e Consulenti del Lavoro – Consiglio provinciale di Bologna.

Il Festival gode del contributo di BCC Felsinea, BPER Factor, Circolo culturale Marco Biagi, Confcommercio Ascom Bologna, Europa Investimenti, Fallco Zucchetti, Fast Finance di BancaIFIS, Fondazione del Monte, Fondazione Finanza Etica, Gobid.it, La Colombo Finanziaria, Novecento Editore – Laurana Editore – Versus – Melampo Editore.

Poste Italiane ha creato un timbro celebrativo dedicato a InsolvenzFest; nel pomeriggio di sabato 21 settembre il timbro sarà utilizzato per personalizzare e rendere uniche le cartoline realizzate ad hoc per l’occasione.

La partecipazione al Festival è gratuita, previa iscrizione online sul sito www.insolvenzfest.it.