foto di Gabriele Tabanelli

Domani, 10 ottobre 2019, alle ore 10, presso la “Sala del Monticelli” del Comando Legione Carabinieri “Emilia Romagna” si terrà la terza conferenza regionale sulla cooperazione internazionale di polizia, presieduta dal Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Direttore Centrale della Polizia Criminale Prefetto Vittorio Rizzi, con la prevista partecipazione del Prefetto Maria Teresa Sempreviva, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento e Pianificazione per le forze di polizia. Interverranno, inoltre, il Prefetto di Bologna, Patrizia Impresa, il Comandante della Legione Carabinieri “Emilia Romagna” Gen. B. Claudio Domizi ed il Procuratore generale presso la Corte d’Appello di Bologna Ignazio De Francisci.

L’incontro, inserito nel ciclo di conferenze regionali programmate e realizzate dallo SCIP – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della sopracitata Direzione, su tutto il territorio nazionale, si inserisce nell’ambito delle linee strategiche adottate dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza in materia di cooperazione internazionale per il law enforcement italiano. Dinanzi ad una minaccia criminale a carattere transnazionale, che non conosce confini, quale il terrorismo, flussi migratori irregolari, tratta di esseri umani, criminalità organizzata, cybercrime, occorre investire nella cooperazione multilaterale. Scopo della conferenza è quello di tracciare un quadro sintetico dei canali di comunicazione, delle banche dati e delle potenzialità del sistema di cooperazione di Polizia posto in essere dallo SCIP ed a disposizione di ogni operatore su strada. Le indagini, il controllo dei territori reali e virtuali, le nuove frontiere criminali rappresentano la rinnovata sfida per il nostro law enforcement e le capacità operative offerte dalle piattaforme della cooperazione internazionale di polizia attraverso le maggiori agenzie quali Interpol ed Europol, oltre ai rapporti bilaterali con le polizie dei vari Stati, sono oggi uno strumento indispensabile per la cattura dei latitanti, per il contrasto ai cartelli criminali, come quello dell’ ’ndrangheta, ai crimini informatici e alle minacce terroristiche.