Con una delibera di giunta, l’Amministrazione comunale ha dato nuovi Indirizzi a Stu Reggiane spa, la società di trasformazione urbana partecipata dal Comune di Reggio Emilia e da Iren Rinnovabili (Iren smart solutions), al fine di approfondire, in particolare presso il sistema economico privato, il dialogo, l’interesse e le conseguenti possibilità di estendere la riqualificazione e rigenerazione urbana, attuate sino ad ora con risorse pubblico-private, a tutta l’area industriale ora dismessa e abbandonata, con risorse e investimenti privati.

Si conferma, nella delibera presentata dall’assessore al Bilancio Daniele Marchi, “quale linea di indirizzo a Stu Reggiane spa, l’opportunità di proseguire in uno o più percorsi di confronto, dialogo e approfondimento funzionali ad accertare se esistano condizioni di mercato che consentano di ipotizzare un percorso di riqualificazione e rigenerazione dell’ambito ‘ex Officine Reggiane’ progressivamente affrancato dalla dipendenza da contributi pubblici e nelle condizioni di autoalimentarsi sotto il profilo finanziario”.

Con questo Indirizzo – su cui la stessa Stu Reggiane aveva chiesto all’Amministrazione di esprimersi in considerazione della valenza di interesse pubblico e in quanto soggetto titolare e promotore del Programma di riqualificazione urbana (Pru) Reggiane-Santa Croce oltre che controllante la stessa Stu che è soggetto attuatore del Programma e del Parco Innovazione – si indica perciò la volontà di estendere la riqualificazione al resto dell’area storica delle Officine Reggiane, equivalente a circa 100.000 metri quadrati di superficie immobiliare.

All’aspetto rigenerativo urbano va aggiunto quale conseguenza di interesse pubblico, come specificato nella stessa delibera, il risvolto positivo che un’estensione dell’intervento potrà avere in termini di superamento del degrado, delle precarie condizioni di vita e legalità nell’area.

Sul versante sociale dell’inclusione, nella delibera si sottolinea “l’esigenza di porre in essere iniziative per la gestione della possibile ricollocazione delle persone che occupano l’area; l’esigenza di affrontare, con il giusto grado di umanità, la situazione di grande miseria in cui versano gli occupanti” e inoltre si evidenzia che “Stu Reggiane spa, con sollecitudine e puntualità, ha affiancato il Comune nelle azioni volte a dare attuazione alle indicazioni fornite dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica e, più in generale, a gestire la complessa situazione riscontrabile in loco, assolvendo costantemente ad un ruolo di presidio dell’area, di supporto alle iniziative inclusive che le varie realtà che operano nel sociale hanno in corso per il recupero del contesto, di pulizia e mantenimento di condizioni igienico-sanitarie minimamente accettabili, di messa in sicurezza delle più evidenti situazioni di pericolo per l’incolumità fisica”.

Più in generale, si ricostruisce nell’atto di Indirizzi, che Stu Reggiane spa negli anni ha avviato un percorso di dialogo e di confronto “con le rappresentanze delle realtà imprenditoriali e industriali, tramite le loro rappresentanze”, e queste “hanno manifestato interesse ad un coinvolgimento diretto nella iniziativa, valorizzandone adeguatamente la fondamentale importanza sia per la collettività nel suo complesso, sia per un tessuto imprenditoriale che, da sempre, ha fatto dell’innovazione e della ricerca il proprio stigma distintivo sui mercati nazionali e internazionali”.

Da qui, la prospettiva di estendere “la riqualificazione e la rigenerazione non soltanto dei comparti dell’area ex Officine Reggiane che fruiscono di finanziamenti pubblici (gli attuali interventi legati ai Capannoni e alle aree del Parco Innovazione, ndr), ma dell’intero ambito ex Officine Reggiane, valorizzando ulteriormente le potenzialità che gli interventi ultimati e in corso da parte di Stu Reggiane hanno contribuito a creare”.

Ora Stu Reggiane spa ha ricevuto dall’Amministrazione una ‘condivisione’ a proseguire e approfondire il dialogo e il confronto con il sistema economico e produttivo del territorio affinché il progetto di riqualificazione – che ha visto sino ad ora quali attori principali il Comune e Iren Rinnovabili – possa proseguire con il coinvolgimento diretto delle realtà industriali e imprenditoriali.

Si apre perciò una fase di maggior approfondimento sotto i profili tecnico, giuridico e operativo, fase che, pur attestandosi ancora su azioni prodromiche ad eventuali sviluppi contrattuali, ha trovato riscontro e coerenza con gli obiettivi dell’Amministrazione, ovvero estendere ove possibile la riqualificazione e rigenerazione urbana e sociale alle parti dismesse e abbandonate dell’area Reggiane.