Durante mirati controlli eseguiti nell’Appennino reggiano, i Carabinieri forestali della stazione di Castelnovo Monti, all’interno di una stalla di proprietà di un 63enne pensionato residente a Villa Minozzo, hanno rinvenuto un cinghiale, allevato in cattività in spregio alle norme di legge che prevedono l’autorizzazione per l’allevamento di tali esemplari. Per questo motivo con l’accusa di detenzione non autorizzata di esemplari di fauna pericolosa, i militari della stazione forestale hanno denunciato il pensionato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia. All’uomo i carabinieri hanno sequestrato l’esemplare, di circa 5 mesi, che è stato affidato al centro recupero fauna selvatica “Rifugio Matildico” di San Polo d’Enza.

“L’ho trovato mentre stavo addestrando il cane”: questo quanto riferito ai carabinieri dall’interessato. I militari stanno svolgendo i dovuti accertamenti per verificare se il possesso del cinghiale sia in qualche modo da ricondurre all’illecita attività di bracconaggio, magari posta in essere da terze persone. Al riguardo sono in corso gli accertamenti per cui, trattandosi di un’ipotesi investigativa, nulla è stato contestato al 63enne che tuttavia, possedendo l’animale in assenza di autorizzazione, è stato comunque denunciato.