Il 29 ottobre scorso la Sezione Espulsioni dell’Ufficio Immigrazioni della Questura di Reggio Emilia ha provveduto all’espulsione di A.N., classe 1985, tunisino pluripregiudicato, imbarcandolo sul volo Bologna-Tunisi. Il soggetto, in Italia dal 2002, gravato da precedenti penali per danneggiamento, false dichiarazioni della propria identità personale, porto d’armi e oggetti atti ad offendere e rapina, si era reso inottemperante a quattro decreti di espulsione emessi dal Prefetto di Trento con ordine di abbandonare il Territorio Nazionale.

Lo straniero, negli anni della sua permanenza sul territorio nazionale, avvenuta prevalentemente nella provincia di Trento, aveva fornito alle Forze dell’Ordine false generalità utilizzando numerosi “alias”. Arrestato il 21 giugno 2018 e detenuto presso il carcere di Reggio Emilia per condanna a due anni e sei mesi di reclusione per i reati di spaccio di stupefacenti, lesioni aggravate, resistenza a pubblico ufficiale, guida sotto l’effetto di alcool e violazione del Testo Unico delle Leggi sull’Immigrazione, il 27 settembre 2019 è stato destinatario di sentenza del Magistrato di Sorveglianza di Reggio Emilia che aveva disposto l’espulsione come sanzione alternativa alla pena.

Il 29 ottobre scorso l’Ufficio Immigrazione è riuscito ad ottenere il lasciapassare del Consolato della Tunisia di Genova riuscendo in questo modo a portare a compimento l’espulsione.

Dagli accertamenti esperiti non sono peraltro emerse relazioni familiari o di convivenza nel territorio nazionale con cittadini italiani o di altro paese aderente all’Unione Europea e, anzi, il tunisino è risultato aver contratto matrimonio nel luglio 2015 con una connazionale a Tunisi, elemento questo che ha reso possibile procedere con maggiore celerità.