Con l’originale spettacolo di prosa Attorno a un tavolo – Piccoli fallimenti senza importanza della Compagnia Teatro delle Ariette prosegue negli spazi del MABIC Maranello Biblioteca Cultura in viale Vittorio Veneto 5 nei giorni martedì 12, mercoledì 13 e giovedì 14 novembre alle ore 21.00 la Stagione 2019/2020 dell’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello, curata da ATER Associazione Teatrale Emilia Romagna. Dati i posti limitati, lo spettacolo è sold out ma ci si può iscrivere in lista d’attesa (biglietto unico 10 euro).

Attorno a un tavolo è scritto e interpretato da Paola Berselli e Stefano Pasquini, con i quali recita anche Maurizio Ferraresi. La scenografia e i costumi sono del Teatro delle Ariette, la regia è sempre di Stefano Pasquini. Uno spazio scenico condiviso: una Cucina. Un grande tavolo al centro. Attorno ci sono tavoli da lavoro, forno, pentole, fornelli, taglieri e mattarelli. Paola, Stefano e Maurizio accolgono gli spettatori, li fanno accomodare attorno al tavolo e apparecchiano. “Per noi è sempre molto bello invitare gli amici a pranzo o a cena, però non è facile. Ci sono sempre troppe cose da fare, il tempo manca…” dice Stefano.

Così comincia la cena e i tre attori, servendo acqua e vino, focacce, formaggio, verdure e tagliatelle, raccontano storie di vita (di teatro, di agricoltura, di paura di volare, di amici e di cinghiali), esperienze personali, piccoli fallimenti apparentemente senza importanza, inquietudini che attraversano il nostro presente. Lo fanno con leggerezza, senza drammatizzare, piuttosto con la voglia di giocare. Nella Cucina-Teatro delle Ariette tentano di creare, per il tempo effimero dello spettacolo, una comunità provvisoria, forse ancora possibile. Il Teatro delle Ariette è nato nel 1996. La sua storia è raccontata nel libro “Teatro delle Ariette. La vita attorno a un tavolo”. Uno dei loro spettacoli più noti “Teatro da mangiare?” ha realizzato più di 1000 repliche. L’8 aprile 2017 il Deposito Attrezzi, costruito nel 2000 in mezzo ai campi delle Ariette, è diventato ufficialmente un teatro. In tutti questi anni la Compagnia ha cercato un dialogo serrato con il teatro, tenendosi ai margini, in equilibrio su quella linea di confine che separa il teatro dalla vita, lottando con la “forma spettacolo”, tentando di superarla, trasformando la vita nella prova infinita di uno spettacolo inimmaginabile.