Non poteva certo immaginare che a distanza di dieci mesi i carabinieri di Castelnovo Sotto avrebbero bussato alla sua porta per sequestrarle lo smartphone, rubato ad un’impiegata nell’edicola dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Attraverso mirate attività tecniche, infatti, i carabinieri della stazione di Castelnovo Sotto sono risaliti all’utilizzatrice dello smartphone rubato, risultato essere appunto una casalinga 45enne residente a Reggio Emilia. Con l’accusa di ricettazione i militari hanno così denunciato la donna, recuperando lo smartphone rubato ad un’impiegata 29enne di Castelnovo Sotto a cui è stato poi restituito.

Ne guai è finito anche il fratello della casalinga, un operaio 49enne residente a Reggio Emilia, denunciato sempre per ricettazione risultano che lo stesso per un breve periodo ha usato il cellulare. La derubata è tornata in possesso del suo smartphone della HTC grazie alle indagini tecniche condotte dai carabinieri. A seguito della denuncia del furto dello smartphone, sottratto alla donna da ignoti alla fine di dicembre dello scorso anno, i militari dell’Arma hanno eseguito indagini tecniche sul traffico telefonico successivo al furto, risultato essere associato a schede telefoniche intestate ai due indagati. I militari facevano quindi “visita” alla 45enne trovata in possesso di uno smartphone della HTC  risultato essere quello rubato alla 29enne reggiana. “L’ho comprato ad un mercatino dell’usato!”. Questa la giustificazione della donna non certamente esaustiva a fronte della denuncia di furto sporta dalla derubata ed in possesso dei carabinieri che quindi procedevano al sequestro del dispositivo per la successiva restituzione alla derubata ed alla conseguente denuncia per ricettazione operata nei confronti della donna e del fratello.