Giovedì 14 novembre, in occasione della Giornata Mondiale del Diabete, un incontro aperto alla cittadinanza sul tema “Diabete e famiglia”, dalle 9.30 alle 13.30 in Cappella Farnese a Palazzo d’Accursio darà il via alla tre giorni di iniziative organizzata da Comune, Ausl di Bologna, Policlinico di Sant’Orsola, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e Ufficio Scolastico territoriale. A un anno dalla firma, da parte del Comune di Bologna, del manifesto “La salute nelle città: bene comune”, che chiama a una forte cooperazione tra istituzioni e terzo settore per incidere sui determinanti sociali della salute nelle città, si consolida il lavoro di rete tra tutti gli attori locali. Gli altri appuntamenti della tre giorni si svolgeranno a Fico e prevederanno, tra le varie possibilità, laboratori di cucina e la vaccinazione anti influenzale per le persone con diabete a cura del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl.

L’incontro “Diabete e Famiglia” sarà utile per fare il punto sui passi fatti nella prevenzione, mappatura e cura del fenomeno, con i migliori esperti del territorio a disposizione del pubblico per dubbi e domande su come prevenire la malattia e come tenerla sotto controllo nel caso la si abbia già, partendo dal dato acquisito che la prevenzione della patologia del diabete cosiddetto urbano consiste nell’adottare corretti stili di vita, e in particolar modo sani stili di vita alimentari e di movimento. Nel 2018 i dati sull’area metropolitana bolognese (esclusa Imola) diffusi dal Dipartimento di Sanità pubblica di Ausl Bologna hanno segnalato che negli ultimi vent’anni la prevalenza del diabete sulla popolazione è aumentata del 65% tanto da essere attualmente al 7,9% nella sola area bolognese; un dato in crescita anche nei giovani, tanto che nel periodo tra il 2000 e il 2016 nella fascia tra i 18 e i 24 anni la prevalenza è aumentata in media del 6,4% all’anno e riguarda anche un numero significativo di giovani figli di migranti, cosiddetti di seconda generazione. In aumento anche la mortalità correlata a questa patologia: tra il 2000 e il 2017 è avvenuta una crescita in media dell’1,28% all’anno.
In questo contesto è importante segnalare come il diabete sia più presente nelle zone che a livello socio economico presentano maggiore fragilità: in alcune aree della città come Pescarola, la zona Barca e quella del Pilastro la prevalenza di diabete è maggiore del 30% rispetto al centro città o alle zone collinari, e questo impone alle istituzione di approntare interventi mirati e puntuali con priorità assoluta su queste zone, per promuovere davvero la salute e contestualmente tenere alta la lotta contro le disuguaglianze.

“La nostra forza – sottolinea l’assessore a Sanità e Welfare Giuliano Barigazzi – sta nell’aver organizzato un sistema pubblico che vede le cinque principali istituzioni pubbliche lavorare insieme, dove ogni componente ha una sua specifica vocazione e competenza, e può assicurare che gli interventi preventivi che vogliamo proporre siano appropriati e mirati.
Anticipo che sul fenomeno diabete partirà a breve una ricerca qualitativa e quantitativa con l’Università di Bologna, che nei prossimi tre anni esaminerà da vicino alcune delle zone che emergono dai dati e cercherà di capire il perché di alcuni dati; offrendoci così basi certe per affrontare al meglio le disuguaglianze eventualmente riscontrate, per il superamento delle quali dovremo lavorare alacremente. Perché affrontare e gestire questo tipo di patologie insieme si può. E insieme si ottiene di più”.