Tante sono le novità per i possessori di Partite IVA, dovute all’entrata in vigore della nuova regolamentazione, attiva dal 1° gennaio 2020. Si tratta di aggiornamenti da monitorare con una certa frequenza e che interessano non solo i commercialisti, ma soprattutto i circa 5 milioni di italiani con Partita IVA. Tutti gli anni, infatti, le nuove misure adottate sono particolarmente attese, perché comportano l’introduzione di nuove regolamentazioni o la modifica di quelle già esistenti per i tanti lavoratori autonomi presenti in Italia.
Le casistiche a cui prestare maggiore attenzione sono l’accesso al regime forfettario e l’applicazione della flat tax, modificate dalla Legge di Bilancio approvata da Partito Democratico e Movimento Cinque Stelle. L’aggiornamento della normativa è sempre fondamentale, così come l’aspetto relativo a sgravi fiscali e agevolazioni – pensati per imprenditori e lavoratori autonomi – che permettono di dedurre i costi e detrarre l’IVA. Molti sono gli esempi che riguardano la riduzione del valore dell’imposta, tra cui le carte carburante, che hanno sostituito le cosiddette schede carburante. Questi strumenti, sempre più utilizzati, rappresentano infatti un modo pratico per velocizzare le operazioni di rifornimento, tracciando e registrando tutti i movimenti effettuati. È importante, per questioni fiscali, che le carte siano intestate all’azienda e non al singolo dipendente o ad altri familiari, passaggio fondamentale per poter ottenere un risparmio fiscale. Le carte carburante sono quindi una soluzione molto diffusa e apprezzata, perché in grado di facilitare e automatizzare la rendicontazione, rendendo le operazioni tracciabili e trasparenti.

 

MANOVRA 2020: TUTTE LE NOVITÀ IN BREVE

L’aspetto più importante della normativa riguarda la flat tax: ne sono esclusi tutti coloro che, nell’anno precedente, hanno sostenuto spese per i dipendenti per oltre 20.000 euro lordi. In questi specifici casi, è infatti prevista l’applicazione del regime ordinario. La manovra ha invece abolito la flat tax al 20% per i lavoratori autonomi che l’anno passato hanno prodotto ricavi tra i 65.001 e i 100.000 euro. Reintrodotta anche l’impossibilità di accedere al regime forfettario per coloro che possiedono un altro lavoro o i pensionati, che superano i 30.000 euro annui. La finalità è quella di limitare, per quanto possibile, le pratiche elusive.
Non ci sono differenze tra piccole e grandi imprese, a cui viene applicata indistintamente un’imposta del 15% sul reddito prodotto. Lo stesso vale per le aliquote, ferme ai numeri dell’anno precedente: confermati il 5% per le nuove attività e start up, e il 15% per quelle già operanti, purché il volume d’affari non superi i 65.000 euro. Lo stesso vale per il calcolo dell’imposta e le esenzioni per applicare l’IVA sulle fatture, per le quali non si sono registrate novità significative.

 

CARTA CARBURANTE, UN’OPPORTUNITÀ PER I POSSESSORI DI PARTITA IVA

Al giorno d’oggi esistono molte possibilità per agevolare le operazioni di pagamento, rendendole sicure e immediate. Sempre più aziende e liberi professionisti hanno infatti deciso di affidarsi alla carta carburante, uno strumento che permette di automatizzare e digitalizzare le operazioni di rifornimento. Il funzionamento della carta carburante è semplice, oltre che molto utile e ideale per qualsiasi viaggio di lavoro o per chi si sposta con una certa frequenza. In questo modo, si assiste ad una maggiore trasparenza, vista la tracciabilità dei pagamenti, che avvengono in maniera telematica e non più tramite un modulo cartaceo. Tutti i movimenti sono controllati e rendicontati: nell’estratto conto infatti sarà possibile vedere data, distributore e corrispettivo. Le carte carburanti, da intestare sempre all’azienda, sono prepagate che si adattano facilmente alle varie necessità e ne esistono infatti tre diverse tipologie: monomarca, multimarca e universale, pensate per rispondere alle varie esigenze dei clienti. Ciascuna di esse presenta i propri punti di forza e, per questo, sono diverse l’una dall’altra: l’idea è proprio quella di soddisfare le necessità delle varie tipologie di imprenditori e liberi professionisti che, pur essendo tutti lavoratori autonomi, svolgono mansioni differenti. In questo modo, tramite una pratica carta, si possiede una prova chiara dell’acquisto, che dà diritto alla detrazione dell’Iva e consente di risparmiare del tempo, evitando di compilare complicati moduli cartacei. Infatti, se prima le spese andavano rendicontate ad una ad una, adesso è possibile dimezzare le tempistiche, integrandosi con l’immediatezza e tempestività della fatturazione elettronica.