Massima attenzione per la piena del Po il cui colmo raggiungerà Casalmaggiore (Cr) stanotte e poi Boretto (Re) nella tarda mattinata di domani e giovedì Pontelagoscuro (Fe), con valori superiori alla soglia 3, di criticità elevata (colore rosso). Il fiume è costantemente monitorato da Aipo, al lavoro 24 ore su 24, in stretto coordinamento con i sistemi nazionale, regionale e locali della Protezione civile. È raccomandata grande prudenza in prossimità delle aree prospicienti i corsi d’acqua e le golene.

Il livello del fiume, che ha una portata superiore agli 8000 metri cubi al secondo, sarà uguale lungo tutto l’asta del Po fino alla foce nelle prossime 48 ore mentre i livelli stanno decrescendo a monte.

La situazione sul territorio

Occorreranno almeno altri due giorni per arrivare alla valutazione complessiva dei danni. I suoli sono saturi per le piogge accumulate mentre prosegue il lento scioglimento della neve.

Nel piacentino si sono attivate numerose frane e dissesti sui versanti che coinvolgono anche la viabilità provinciale e comunale. Anche nel parmense la principale criticità è rappresentata dalle frane riattivate e dalle erosioni nei pressi di corsi d’acqua, anche del reticolo minore.

Nel reggiano, in relazione ai tempi di passaggio e all’altezza della piena del Po, dopo un incontro questa mattina in Prefettura, è stata decisa la chiusura di due ponti sul fiume, a Guastalla e Boretto, ela chiusura delle scuole domani a Brescello, dove è in corso l’evacuazione della frazione di Ghiarole, in cui risiedono 218 persone che saranno ospitate in una struttura di Luzzara.

Sulle arginature del Po, nel territorio di Boretto, si segnala la riapertura di alcune falde storiche soprattutto lungo un tratto di circa 7 km; al lavoro per la sorveglianza idraulica ci sono il volontariato locale di protezione civile e i tecnici comunali. A Gualtieri e Guastalla è pianificato il taglio controllato delle arginature, con l’allagamento delle aree golenali. Sul fronte delle frane, qualche dissesto viene segnalato a Ventasso.

Il lento deflusso delle piene di Secchia e Panaro è sotto controllo nel modenese, mentre nel ferrarese si segnala un allevamento evacuatoa Bondeno.

Infine, sono state ripristinate le dune di contenimento sulla costa.

La giornata odierna vede impegnati 469 volontari, soprattutto nel monitoraggio agli argini del Po: la maggioranza è all’opera tra Piacenza, Parma e Reggio Emilia. Nel territorio reggiano, in particolare, sono stati mobilitati 60 volontari di protezione civile della colonna mobile regionale sia per interventi urgenti sui fontanazzi che si sono aperti nella zona Brescello sia per il rafforzamento della sorveglianza del fiume Po.

Nuova allerta fino alla mezzanotte di mercoledì 27
Se nella giornata di oggi il territorio regionale non dovrebbe essere interessato da ulteriori piogge, già dalle prime ore di mercoledì 27 si attende una nuova perturbazione, con correnti temperate e umide provenienti da Sud/Ovest, che interesserà il versante appenninico occidentale e si estenderà alle aree di pianura.

Sul crinale occidentale le precipitazioni risulteranno a carattere di rovescio e più persistenti, con valori puntuali di 50-70 mm stimati e medie areali comprese tra 10 e 25 mm.

Nel pomeriggio, sono previsti sull’Appennino centro-orientale venti forti tra 62 e 74 km/h.

La nuova allerta emessa dalla Protezione civile prevede, quindi, il codice rosso per il rischio idraulico, per il transito della piena del Po, in tutta la pianura ad eccezione della Romagna (zone D, F e H). Per i fiumi Secchia e Panaro la criticità è arancione per il passaggio delle piene con livelli idrometrici superiori alla soglia 2, che si manterranno stazionari o in lenta diminuzione per la concomitanza della piena del Po. Per i restanti fiumi della pianura e bassa collina emiliana occidentale tra Parma e Piacenza (zona H) la criticità idraulica è gialla. Per il Reno, si segnala un livello superiore alla soglia 1 nella sola sezione di Gandazzolo (Bo).

E’, invece, codice giallo per il rischio idrogeologico (frane) sul crinale e nelle zone pedecollinari fra Modena e Piacenza e in pianura fra Parma e Piacenza (zone E, G, H) e per il vento in montagna e nella collina romagnola ed emiliana orientale (nelle province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini e Bologna- sottozone A1 e A2, C1 e C2).

L’allerta resta valida per tutta la giornata di mercoledì 27 novembre. L’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in raccordo con Arpae, segue l’evoluzione della situazione; si consiglia di consultare l’Allerta e gli scenari di riferimento sulla piattaforma web: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it.