Reggio Emilia ricorda e riflette su Nilde Iotti, una delle sue cittadine più illustri, prima donna nella storia dell’Italia repubblicana a ricoprire una delle tre massime cariche dello Stato, la presidenza della Camera dei deputati, ruolo che ricoprì per tre legislature tra il 1979 e il 1992, il più lungo periodo complessivo in carica nella storia della Repubblica, in questo ruolo; prima ancora, ventiseienne, fra le non numerose donne elette all’Assemblea costituente; per decenni figura di riferimento della politica nazionale e protagonista nella difesa dei diritti delle donne e nella costruzione di una comune identità repubblicana.

A partire dal 4 dicembre, nel ventennale della sua scomparsa, il Comune e la Provincia di Reggio Emilia promuovono un percorso che avvicini i cittadini e le scuole reggiane alla figura della Donna delle Istituzioni per antonomasia, nella storia dell’Italia repubblicana. E’ un progetto di educazione civica che, approfondendo la figura di Nilde Iotti e la sua azione politica, vuole essere anche un’occasione di ricerca sul funzionamento e la vita delle stesse istituzioni democratiche.

Oggi Al teatro Ariosto, l’apertura del percorso – che si concluderà nel 2020, anniversario della morte della statista – con la partecipazione del presidente della Camera dei deputati Roberto Fico al convegno “Il contributo di Nilde Iotti nella costruzione dell’identità repubblicana”.

“Nilde Iotti rappresenta il senso più profondo dello Stato e una delle parti più belle della nostra Repubblica. Tutte le libertà che abbiamo oggi sono frutto di conquiste ottenute anche da Nilde Iotti – ha detto il presidente della Camera dei Deputati nel suo intervento – È stata una grande donna di Stato che ha lottato per i diritti delle donne, dall’aborto al divorzio, in un periodo dove lo stesso suo partito, il Pci, era fortemente maschilista”.

“Grazie a Nilde Iotti – ha detto poi il presidente della Camera rivolgendosi ai ragazzi in platea – è stata aperta la biblioteca di Montecitorio e Palazzo Madama, intitolata a lei stessa. Lei incarna i valori delle istituzioni, senza distinzione di colore politico, che dovrebbero appartenere a tutti noi”.